I giallorossi falliscono un rigore con Totti e sbagliano diverse altre occasioni.
La Roma vince di misura contro uno sterile Bari. Una partita dominata per larghi tratti e rimasta viva solo nel punteggio. Un successo che ripaga la formazione capitolina reduce da una serie di passi falsi in campionato e arriva dopo la qualificazione agli ottavi di Champions. Al 20' la Roma ha subito la grande opportunità per passare in vantaggio con un tiro dagli undici metri. Il riflesso di Gillet, che neutralizza il rigore di Totti, ipnotizzandolo dal dischetto, salva il pari. Il penalty concesso dall'arbitro Romeo, appare piuttosto generoso, Rinaldi e Borriello infatti si strattonano a vicenda.
La Roma sblocca il risultato dieci minuti più tardi con un gol di rapina. Totti mette in mezzo un pallone sul quale si catapulta Juan che, partendo in lieve fuorigioco, realizza da due passi. Il Bari – solo dieci all'attivo – fa tutto bene fino ai sedici metri, porzione di campo in cui manca congenitamente di concretezza nella finalizzazione. Sul finire di tempo Ranieri perde Lobont per infortunio, al suo posto entra Doni. Il secondo tempo è più avvincente.
I giallorossi tentano di assestare il colpo del ko con una forte conclusione dal limite dell'area di Menez terminata di poco fuori. La compagine di Ranieri dirige le operazioni. Una prodezza del portiere dei biancorossi sullo scatenato Menez tiene in vita la squadra di Ventura. I giallorossi mostrano vigore e vogliono chiudere la partita. Prima Gillet si esalta di piede su Borriello, poi viene salvato dal palo su colpo di testa di Cassetti. La partita va avanti per inerzia, il risultato, ça va sans dire, non cambia, la difesa erige un muro e in avanti la Magica non si segna per troppa precipitazione e perché Romeo nega il gol meritato a Borriello per un presunto fallo di mano su azione di contropiede. Ranieri può accontentarsi per la prestazione determinata e concentrata per 90 minuti interi da parte dei suoi uomini: la rincorsa continua.
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