Guidonia, sì all’assestamento di bilancio. Guglielmo (PD) salva la maggioranza sull’immediata eseguibilità

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Approvato l’assestamento di bilancio. La rendicontazione trova il sì nel consiglio comunale di martedì 30 novembre, in seconda convocazione dopo che nella mattinata di lunedì era mancato il numero, per buona parte grazie alla scarsa presenza degli esponenti della maggioranza. Non che nella seduta di consiglio di martedì ci fosse tutta questa affluenza: 20 erano i consiglieri presenti, 11 quelli assenti. Sassano ha giustificato Venturiello e Cacciamani, la minoranza si è presentata in 4. Di Silvio, Guglielmo, Ciccotti e De Angelis: mancava in blocco l’Api, in quanto, ha spiegato il capogruppo del PD, “Lippiello non si è trovato d’accordo con la gestione impropria della convocazione del consiglio”. Caustica la risposta di Sassano, che ha spiegato come “chi si nasconde dietro formalismi, fa bene a non partecipare al consiglio comunale”. Assenti anche Pagano, De Vincenzi e Salomone: per gli ultimi due, l’ennesima assenza, segno che forse nel PD non tutto va benissimo. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i loro elettori delle assenze, visto che il motto di ogni consiglio è “Siamo qui perché rappresentiamo i cittadini che ci hanno votato”.

Entriamo nel merito dell’assemblea. Si è cominciato come sempre con i consueti, lunghissimi preliminari, che hanno trattato dei rifiuti – il piano regionale che, come era facile immaginare, andrà ad impattare con forza sul territorio di Guidonia – sui quali Ciccotti ha richiesto a tutti la maggiore attenzione possibile. Il prossimo consiglio comunale servirà per fare il punto sul tema: la proposta arriva da Alberto Morelli – in uno dei momenti in cui non è al telefono – che ha richiesto la presenza di Renata Polverini, alla luce anche della dichiarazioni fatte dalla governatrice sulla disponibilità data a Napoli rispetto ai rifiuti. Di Silvio ha presentato una mozione sul sostegno ai servizi sanitari privati accreditati, con un ordine del giorno che impegna il sindaco ad intervenire sul tema in Regione. Il capogruppo dell’IdV ha poi puntato il dito sul Municipale, giornale istituzionale, che “è un giornale di partito: vanno rivisti gli spazi, in particolare quelli riservati al consiglio comunale”. La parola è poi andata a De Angelis, del PD, che ha chiesto al sindaco risposte sul rischio idrogeologico e di allagamento per Guidonia, e sui tempi dell’imperiale. Ugo Fabri, PdL, ha denunciato la scarsa sicurezza di via Gualandi, e un intervento per la sanità pubblica, a cominciare da Palombara. A parlare poi è stato Simone Guglielmo, che ha spiegato di non aver firmato la mozione Di Silvio “in quanto più utile un tavolo politico, nonostante siamo d’accordo sull’oggetto”. Il capogruppo del PD ha poi puntato il dito sulla maggiroranza, che su un punto delicato come l’assestamento di bilancio “fa mancare il numero in prima convocazione”. Poi Guglielmo sposta il discorso sulla nuova viabilità di questi giorni a Guidonia, con quella via Paolina che si posiziona nei pressi della nuova struttura commerciale vicino via Bordin. “Per le famiglie che vivono lì, circa 40, c’è una emergenza sicurezza. Manca un marciapiede: come possono arrivare a via Bordin? Studiando le carte, abbiamo visto che ancora non c’è collaudo. Come si può aprire opere pubbliche in questo modo? Si continua a compiacere imprenditori locali a discapito dei cittadini”. Anche lui mostra il suo dissenso sul Municipale, che chiama l’Eligiò – parafrasando la società che gestisce gli spazi pubblicitari della pubblicazione – e chiede come mai “all’epoca Rubeis dissentiva sull’Agorà di Lippiello? Che cosa è cambiato ora?”.

Dopo tutti questi interventi, è arrivata la replica di Rubeis, che ha parlato del progetto di ripulire le fogne per limitare i danni delle pioggie, e dell’Imperiale, che verrò consegnato tra aprile e maggio prossimi. Sulla via Paolina il sindaco ha avuto un vero e proprio sfogo, che ha rivolto a tutti i presenti in aula e non solo all’opposizione. “Una società può aprire parzialmente le opere a responsabilità privata per uso pubblico. C’è un collaudo parziale. Leggetevi gli atti! Ricordatevi che è il consiglio comunale che decide le sorti della città, e non il singolo consigliere”. Sul Municipale, il sindaco ha specificato come l’obiettivo è quello “di non far raccontare frottole. Abbiamo ricevuto molte critiche dai cittadini, ma va bene così: è ancora in fase di miglioramento. E’ giusto fare chiarezza: bisogna dire che tutte le opere che stiamo chiudendo positivamente oggi, poggiano le basi nella giunta Sassano, sono state pensate da questa e non certo dalla giunta Lippiello. E molte da una proficua collaborazione con Tivoli, all’epoca al centrosinistra”. Si è poi passati alla discussione del punto all’ordine del giorno, l’assestamento di bilancio. In seconda convocazione, il punto si può approvare con un minimo di 11 voti, e l’immediata eseguibilità con un minimo di 16. Non stiamo dando i numeri, dopo spieghiamo. Il bilancio è stato presentato dall’assessore alle Finanze Adriano Mazza. “Si chiude un anno in cui abbiamo preso gli incassi previsti, e diminuito a 5 mesi il ritardo nei pagamenti”. E’ stato poi reso noto un debito fuori bilancio di 480 mila euro – settore Lavori Pubblici – e un surplus di 300 mila euro per l’Imperiale. “Abbiamo saldato i debiti con l’IHG, e sono in fase di risoluzione quelli con EcoItalia.  Rispetto a 6 mesi fa – chiude Mazza – si vede un po’ di luce. Si può cominciare a dare maggiori servizi”.

Alla fine, con alcune defezioni tra i banchi della maggioranza, si è passati alla votazione. Assestamento approvato, maggioranza che vota, opposizione che dice no. Normale. L’avvenimento strano è accaduto dopo. La maggioranza era rimasta in 15: sulla votazione per l’immediata eseguibilità, tutta l’opposizione è uscita, tranne Simone Guglielmo, che ha votato sì all’immediata eseguibilità. Un gesto di grande responsabilità, che assume una valenza ancora maggiore perché era il voto numero 16, decisivo per l’approvazione. Di fatto, una stampella all’amministrazione comunale. Un gesto di responsabilità, o un segnale di forza all’interno dell’opposizione? Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo con altri membri della minoranza in sala. Resta un gesto inconsueto, almeno per Guidonia. Resta il valore politico. Il capogruppo del PD regge la maggioranza di Rubeis, nella quale probabilmente qualcuno sente aria di Futuro e Libertà. E la notizia sta tutta nel sì di Guglielmo, dopo tutte le parole, più o meno necessarie, del consiglio comunale.

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