Calcio / La rabbia del presidente dell’Asd Villanova: “Niente spazi e orari: impossibile programmare per il secondo anno di fila la nostra attività sportiva”

In Sport da Yari Riccardi Commenti

Condividi

“Ho definitivamente compreso che per la mia Associazione sportiva non ci sarà mai spazio alcuno presso i tre impianti sportivi di calcio Comunali”. Torna a parlare il presidente dell’Asd Villanova Calcio Andrea Grillo: per la compagine, ed è il secondo anno consecutivo, non sono stati concessi spazi e orari “dignitosi – spiega – e fruibili” per poter anche solo pensare di programmare un minimo di attività sportiva.

“Premesso che la mia Associazione non è mai stata amatoriale, ma iscritta FIGC e Coni, dai Concessionari/gestori degli impianti sportivi di proprietà dell’ente ci siamo visti proporre degli orari assurdi per poter accedere alle attività sportive con i nostri eventuali tesserandi, addirittura dalle 8.00 alle 13.00 del mattino!! o in alternativa dalle 14.00 alle 15,30 per non parlare del dopo le 21.00. Tutto semplicemente assurdo e ridicolo, con un Comune letteralmente spettatore di questa clamorosa ingiustizia”.

L’associazione, evidentemente, è ancora ferma, contro ovviamente la volontà del presidente. “Per i criteri di progetto sportivo e sociale che avrei voluto portare avanti, avrei collocato il calcio, come sempre ho fatto, dopo la famiglia e la scuola, ma visti gli orari che i concessionari ci hanno proposto mi viene da pensare che per loro ci siano magari altri aspetti di ben altra importanza, per questo in previsione futura propongo al Ministro della pubblica istruzione di considerare la proposta di un referendum Nazionale per l’abolizione della scuola”.

L’attacco di Grillo è a 360 gradi. “Tutto questo è ridicolo, quasi quanto i canoni per le concessioni e gestioni degli impianti di calcio che a mio parere personale non tengono assolutamente conto del reale valore dei beni concessi, ancor meno dei reali canoni di mercato. Scelta a mio giudizio antieconomica e dannosa, in quanto ritengo alquanto improbabile che l’ente locale stia rientrando di una serie impressionante di spese sostenute in un recente passato per i lavori di realizzazione e manutenzione dei campi da calcio in sintetico. Mi chiedo in base a cosa qualcuno è arrivato a stabilire i canoni di concessione di beni pubblici in grado senza ombra di smentita alcuna di produrre un importante lucro? E’ stato rispettato totalmente il principio di rimuneratività che dovrebbe essere insito in ogni affidamento di concessione di beni pubblici?”.

La storia si fa più recente. E’ l’8 ottobre quando sul sito del Comune di Guidonia Montecelio sono stati pubblicati i documenti attestanti i pagamenti di canoni e di utenze da parte dei concessionari/gestori. “Alla mia Associazione per poter accedere presso gli impianti di calcio è stato sempre posto in evidenza il tanto famigerato Articolo 15, parte integrante del contratto di concessione e Gestione che Sindaco, Vice Sindaco, Segretario comunale, RUP, Dirigenti, assessori, responsabili allo sport, p.o. ecc. ecc. conoscono alla perfezione, non fosse altro per tutte le volte che se ne è discusso: ora alle stesse persone chiedo semplicemente se in base a quanto pubblicato dall’Ente in data 8 ottobre 2018 (area patrimonio e demanio e area sport ) sui pagamenti di utenze e canoni prendendo dai contratti di concessione e gestione tutti gli articoli e i vari comma qualcuno pensa di poterci spiegare cosa è successo ma ancor di più cosa accadrà?.

Nello specifico penso ad alcuni articoli come il 5 e il 6 che regolano la concessione e gestione degli Impianti sportivi: per gli spazi usufruiti negli anni passati all’interno degli impianti sportivi di calcio di proprietà dell’ente la mia Associazione ha sempre rispettato le regole, ancor di più i pagamenti dovuti, tanto è che al termine di accertamenti effettuati lo stesso Comune di Guidonia Montecelio non ha potuto che evincere senza alcun dubbio la nostra piena e totale regolarità. Risultato? Fuori dai campi di calcio”.

Grillo si rivolge direttamente ai vertici dell’amministrazione comunale. “Tutti sapevano, Sindaco in primis incontrato in comune il 2 agosto alla presenza del dirigente del settore e del suo capo segreteria, che il termine ultimo per le eventuali iscrizioni ai campionati provinciali FIGC sarebbe stato il giorno 8 settembre 2018, bene, la comunicazione a mezzo pec con le disponibilità orarie concesse dai gestori dei tre impianti di calcio é pervenuta alla mia associazione in data 14/09/2018: cosa aggiungere di più? Nessuna traccia di avvisi pubblici o manifestazioni d’interesse per l’utilizzo degli impianti di calcio per le Associazioni del territorio che ne facciano richiesta”.

Uno sguardo anche al passato. Grillo “evoca” il passato commissariamento. “Dottor Marani, dove sei? Grazie a lui ho avuto la possibilità di poter utilizzare gli impianti, gli stessi che poi per me e la mia associazione sono stati una chimera pre e post commissari”.

Il presidente chiude con una promessa. “Da tempo ho compreso che la mia partita non dura 90 minuti_ io sono pronto a giocarla ancora per anni. Ringrazio tutti gli amici e le persone oneste e leali che mi spingono a non mollare e alle quali dico di stare sereni, non ho alcuna intenzione di farlo, e soprattutto non ho paura”. La vicenda del Villanova dura ormai da anni. E se queste sono le premesse rischia di durarne ancora più.

 

 

Condividi