Guidonia / Pubblicata la gara per il riciclo, recupero e smaltimento dell’umido

In Ambiente & Territorio, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Le buste saranno aperte il 5 dicembre. E le offerte potranno essere ricevute fino alle ore 12 del 1 dicembre. E’ stata la Stazione Unica Appaltante della Città Metropolitana di Roma Capitale a indire la procedura aperta relativa al “Servizio di riciclo/recupero/smaltimento della F.O.U. (Frazione Organica Umida) C.E.R. 20.01.08 in impianto autorizzato” su richiesta del Comune di Guidonia, il quale ha aderito alla SUAP per volere del commissario prefettizio. Arriva dunque finalmente la gara per l’umido, tentativo più volte effettuato in questi mesi e mai giunto a buon esito dopo le problematiche emerse relativamente al caso Eco Consul, centro precedentemente utilizzato dal Comune. Il bando – 30 mesi la durata dell’appalto – ha un importo complessivo di 4 milioni e 200 mila euro, di cui 4800 per oneri della sicurezza: nello specifico “l’importo complessivo a base di gara del servizio ammonta a € 3.500.000,00, di cui € 4.000,00, oltre IVA, per oneri della sicurezza; nell’ipotesi in cui il Comune si avvalga della facoltà di opzione per ulteriori sei mesi, l’importo summenzionato verrà incrementato per ulteriori € 700.000,00, oltre IVA”. Una procedura aperta, che vede come criterio di aggiudicazione quello ormai tipico del prezzo più basso.

I dettagli. Dal disciplinare pubblicato sul sito della Città Metropolitana emergono altri lati del bando per il riciclo, recupero e smaltimento dell’umido con il codice C.E.R. 20.01.08 in impianto autorizzato. “Eventuali frazioni estranee rinvenute nella F.O.U. dovranno essere smaltite a carico dell’appaltatore selezionato con la presente gara”, ma non solo. Viene sottolineata anche la posizione dell’impianto di destinazione: se la distanza “è compresa nei 60 km dalla Città di Guidonia Montecelio, il trasporto è già previsto a cura e spese dell’Ente (come da vigente contratto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani)”, mentre in caso di distanza superiore il Comune “dovrà corrispondere all’attuale affidatario del servizio suddetto un costo di carico e trasporto pari a 0,20 euro/tonnellata km; pertanto l’ulteriore onere derivante dai km eccedenti dovuti al trasporto presso l’impianto di conferimento, sarà considerato ai fini della determinazione del prezzo offerto da ciascun concorrente”. Il servizio dovrà essere svolto tutti i giorni dell’anno, ad eccezione della domenica, sulla base dei calendari di ritiro della FOU per i vari lotti nei quali è suddiviso l’intero territorio comunale, il tutto per una quantità prevista “indicativa” – così la specifica nel disciplinare di gara – di 9600 ton/anno. “Pertanto l’Appaltatore è tenuto a eseguire i servizi in appalto per l’importo oggetto di aggiudicazione, anche qualora il quantitativo reale si discostasse, per eccesso o per difetto, da tale valore, senza pretesa da parte dell’Appaltatore. Tali quantitativi sono stimati e non vincolanti; nell’ipotesi di mancato raggiungimento, l’Appaltatore non ha diritto ad alcun riconoscimento e/o indennizzo di sorta da parte del Comune”. Come già evidenziato l’appalto ha la durata di 30 mesi prorogabili di ulteriori 6, “ad insindacabile giudizio del Comune, ed esclusivamente in caso di giudizio positivo sul servizio svolto, reso da parte del RUP, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto o dalla data indicata nel verbale di consegna del servizio (se anteriore). In ogni caso il Comune si riserva di risolvere anticipatamente (fino ad un massimo di 2 mesi prima), il contratto nell’eventualità che addivenga in anticipo rispetto alla durata dello stesso, all’individuazione dell’operatore economico cui affidare il servizio complessivo di raccolta e smaltimento”. E’ ovvio che il contratto può essere prorogato prima della scadenza ma solo per il periodo di tempo strettamente necessario allo svolgimento delle procedure e al perfezionamento degli atti amministrativi per l’individuazione del nuovo affidatario. A livello di costi, il quadro disegnato dal disciplinare racconta di un importo contrattuale che sarà quello “risultante dall’offerta economica formulata dall’aggiudicatario in sede di gara, rispetto al prezzo unitario/tonnellata, moltiplicata per la frazione organica umida presunta annua di 10.000 tonnellate/anno§”, per un prezzo unitario/tonnellata posto a base di gara di € 140,00”: l’importo effettivo dell’appalto potrà variare sulla base dell’effettivo conferimento della frazione organica all’impianto di trattamento.

I soggetti ammessi. Tra i requisiti richiesti ai soggetti interessati figurano tra gli altri l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, l’autorizzazione alla gestione di un impianto di trattamento rifiuti codice C.E.R. 20.01.08 della capacità di almeno 12.000 ton/anno o in alternativa la disponibilità di almeno un impianto autorizzato per la stessa tipologia. Non mancano i requisiti economici: un fatturato globale di impresa realizzato negli ultimi tre anni pari almeno a € 10.500.000,00 (IVA di legge esclusa), uno specifico per servizi di riciclo/recupero/smaltimento della F.O.U. (Frazione Organica Umida) C.E.R. 20.01.08 realizzati negli ultimi tre anni pari almeno a € 6.300.000,00 (IVA di legge esclusa). A livello di capacità tecnica e professionale viene richiesta la certificazione di sistema di gestione ambientale riferito all’oggetto della procedura conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 14000 e alla vigente normativa nazionale, rilasciata da soggetti accreditati ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000.

A chi presentare la domanda? Come detto è la Città Metropolitana ad aver indetto il bando e sarà allo stesso modo Palazzo Valentini – Ufficio accettazione corrispondenza della Città metropolitana di Roma Capitale-SUA, sito in Viale Ribotta 41 – a ricevere i plichi con le offerte e la relativa documentazione , via raccomandata o agenzia di recapito autorizzato o consegna a mano negli orari indicati.

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