Affile / Zingaretti sul sacrario a Rodolfo Graziani: “Si cancelli questa vergogna dalla nostra Regione”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Dopo la sentenza arrivata dal Tribunale di Tivoli per il sacrario di Affile intitolato a Rodolfo Graziani, arriva il tempo dei commenti. A parlare della vicenda e della recente condanna per apologia di fascismo arrivata per il sindaco e per due assessori è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

“Rodolfo Graziani fu un rappresentante sanguinario e spietato del regime fascista. L’idea scellerata di dedicargli un monumento, come ha fatto il Comune di Affile, ha significato calpestare la storia e la memoria di migliaia di vittime e, insieme, rifiutare i valori dell’antifascismo e del rispetto per i diritti umani su cui è fondata la nostra Repubblica”.

Una storia nata ormai già anni fa. “Noi ci siamo opposti da subito alla decisione del Comune di Affile, cancellando i finanziamenti al progetto, appena compreso l’utilizzo che era stato fatto dei fondi regionali destinati al parco”. Una prima sentenza era già arrivata a luglio. “Già quella ci diede ragione,  proprio perché l’amministrazione comunale non aveva provveduto a cambiare l’intitolazione. Oggi un’ulteriore conferma”.

Zingaretti definisce “atto improprio l’intitolazione di quel monumento da parte del sindaco e degli assessori, che hanno utilizzato fondi regionali per celebrare un criminale: lo ha stabilito la giustizia. Si provveda quindi immediatamente a cancellare questa vergogna dalla nostra regione, come abbiamo già richiesto al Comune”.

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