Guidonia. Viene ritirato il punto sulla lottizzazione alla Triade: tra assenze studiate e apparizioni fugaci, è bagarre nel consiglio comunale del 24 novembre

In In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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A un certo punto dalla parte della maggioranza era seduto solo l’avvocato Venturiello, a tentare di salvare il salvabile dagli attacchi dell’opposizione, che era rimasta a tenere il numero legale del consiglio comunale che si è tenuto lunedì 24 novembre a Guidonia proprio per dire no all’ormai famigerato punto sulla lottizzazione alla Triade, che anche una parte della maggioranza non vuole proprio votare. Si spiegano le assenze all’interno della maggioranza, si spiegano apparizioni fugaci in fase di pre consiglio e mai e poi mai in sala, si spiegano uscite ed entrate quasi teatrali e studiate. Probabilmente ci siamo trovati di fronte alla prima vera crisi del secondo mandato Rubeis. Assenti, tra gli altri, Aldo Cerroni, Marianna De Maio, Alessandro Messa, Paolo Giammaria, Augusto Cacciamani.

Il CPT. L’inizio del consiglio era stato all’insegna delle proteste, civili, ma ferme e decise, di alcune donne – dell’associazione Cipros, ma anche cittadine comuni – che, cartelli alla mano, ricordavano la chiusura del Centro di Prevenzione dei Tumori e i conseguenti disagi creati all’utenza. In particolare l’assurda storia del mammografo, necessario per il fondamentale esame di prevenzione del tumore al seno, lo screening della mammella, che è presente e funzionante in ASL RMG ma non ha una stanza per l’utilizzo. Ed ecco che, evidentemente, questo tipo di esami siano impossibili da effettuare in una struttura pubblica da almeno un anno a questa parte. Vale la pena fare un inciso su questo tema: all’inizio del secondo mandato Rubeis il vicesindaco Andrea Di Palma ha scritto al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per sollecitare interesse e interventi a tutela appunto del CPT. Quindi l’amministrazione comunale non è stata ferma, l’interesse c’è stato e permane tuttora. La manifestazione che ha avuto il sostegno dei consiglieri, che ha portato all’approvazione, unanime e subito esecutiva, di un ordine del giorno appunto sulla chiusura del CPT. Qui si chiudono i preliminari, e si passa alla discussione dei punti all’ordine del giorno.
Coltelli affilati, e riposti nel cassetto. Erano tutti pronti alla discussione per la lottizzazione che tanto aveva infiammato gli animi nei giorni precedenti al consiglio. Un punto in discussione da tempo, quello della “riqualificazione urbana” dell’area della Triade, che era presente già nello scorso consiglio comunale. Tutto pronto – e mentre l’assessore Cosola prende la parola la sala cominciava già ad animarsi, nel senso che molti iniziavano la danza tra l’interno e l’esterno – ma ecco il colpo di scena. “Abbiamo problemi di ordine tecnico: il punto lo ritiriamo”. Poche le parole dell’assessore all’Urbanistica, ed ecco il fuoco dell’opposizione, di fronte a una in verità timida difesa della maggioranza. “Lo ritirate perché non avete il numero per approvarlo”, attacca De Vincenzi del PD, mentre Guglielmo definisce la Cosola “un giocattolo nelle mani del sindaco e della maggioranza”, ripreso con fermezza dal Presidente Bertucci (i due danno poi vita a un battibecco niente male). Rubeis specifica che il punto viene ritirato “perché non è presente il dirigente” (nel passato un dirigente per un provvedimento era stato fatto venire da casa proprio su richiesta e necessità presentata dall’opposizione), Cubeddu del M5S si definisce offeso, “e offesa la democrazia: oggi quella lottizzazione sarebbe stata bocciata! Sono Provincia e Regione a dire che lì non si può costruire”. Di Silvio sceglie la battuta: “Bella tranvata state prendendo”, con un sorriso, e poi prosegue “non siamo contro ad ogni cosa: ma deve essere pianificata come si deve”. L’aula è una tempesta, la maggioranza continua ad andare e venire, lo stesso Rubeis spesso è fuori aula a tentare di trovare una quadra probabilmente. “Eccoli i problemi tecnici”, spiega Giuliano Santoboni del M5S, alzando e facendo vedere le carte e le planimetrie dell’intero progetto, “come si può pensare di costruire in una zona in cui è stata accertata, e lo dicono le carte, la presenza di gas tossici e dove per rispettare il vincolo si dovranno costruire case a triangolo? Come si può costruire in un’area definita <>, soggetta ai sinkhole e toccata dal problema delle subsidenze?”. Nel nulla della maggioranza – nel senso di persone, c’era solo lui – la difesa di Venturiello: “Oggi non stiamo discutendo questo punto, quindi oggi questo piano non esiste. Evitiamo pertanto la dietrologia e l’eccessiva polemica”. In effetti molti sono stati i richiami da parte del Presidente del Consiglio Bertucci prima, e di Monia Felici – al suo ultimo consiglio, – poi – per qualche minuto ha sostituito Bertucci – ai consiglieri che non rispettavano l’obbligo di non entrare nel merito di un punto, che, a conti fatti, era stato ritirato. A Rubeis tocca fare chiarezza. “Questo provvedimento, questo piano, è stato proposto da un privato: si può approvare o no, non è quello. Il punto è che la Regione ha detto che resta la necessità di accertamenti per ogni intervento che si vuole fare nell’area della Triade, ma non c’è vincolo, come non ci sono rischi di gas”.
Viene ritirato anche il punto sulla nomina dei componenti per la consulta delle Pari Opportunità. All’uscita, il consiglio si era completamente spostato al di fuori dell’aula, molto prima della fine dell’assemblea. Va bene che la politica deve ritornare nelle piazze, ma così forse è un po’ troppo, no?!

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