Guidonia. La crisi del gas e la proroga ‘confusa’

In In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Gli impianti sportivi a Guidonia sono da sempre al centro delle cronache cittadine, vuoi per la gestione, vuoi per gli appalti, vuoi per chi ne usufruisce. Al già ricco menù sul tema si sono aggiunti i sigilli sul contatore del gas della palestra di via Po, come ha fatto sapere il neoassessore alla Sport (e a tante altre cose) Valentina Torresi, definendo “la situazione degli impianti sportivi è un far west in cui fare ordine”. Facciamo un po’ di storia, che risale a tempi più recenti. Un po’ di ordine non solo sulla vicenda del gas e dei sigilli e della palestra di via Po. Una storia che conferma il rischio accozzaglia della nuova SuperArea IX di Bertucciana influenza.

Le concessioni. Nel 2011 venne pubblicata, a firma dell’allora e dell’attuale dirigente al Demanio (ora in forza alla nuova Area IX), la gara per la concessione della gestione di alcuni impianti sportivi comunali, tra i quali spicca la palestra di via Po. Ogni associazione sportiva che ha avuto in concessione un impianto, quindi, aveva il dovere di intestarsi le utenze: non dobbiamo essere noi a ricordare che, viste le firme sui contratti e sulle convenzioni, il controllo delle bollette deve essere a cura del settore che ha dato il via all’intero iter, quindi a cura del Demanio e Patrimonio. Per fare un esempio: le utenze delle scuole non arrivano alla Pubblica Istruzione, sono altri gli uffici che controllano bollette e pagamenti. Altro caso sono le palestre scolastiche, che, in quanto strutture condivise con le scuole, con loro condividono anche le utenze, e il problema, evidentemente, non si pone. Nel caso specifico, quello di via Po, che palestra scolastica non è, parliamo di un fatto che non può ricadere sull’amministrazione comunale, perché è evidente che non è il Comune ad essersi allacciato abusivamente al gas.

Sport di ieri, sport di oggi. Sul tema abbiamo ascoltato il precedente Ufficio Sport – visto che quello appena formato è ancora in costruzione – il quale ci ha confermato, tra l’altro, “che nessuna comunicazione è mai arrivata dall’Italgas in questi mesi. Prendiamo atto di quella situazione come tutti, quindi con il posizionamento dei sigilli”. Chi si è allacciato abusivamente al contatore saranno le indagini dei Carabinieri a capirlo: tra l’altro, giova sottolineare come il gestore di via Po “sia sempre stato uno di quelli maggiormente rispettosi di tempi e modi del pagamento della concessione. Lo abbiamo sottolineato – continuano dall’Ufficio Sport ‘pre rimpasto’ – anche in una relazione che il dirigente ha inviato all’assessore Torresi”. Impianti sportivi, dunque, che sono di competenza dell’Ufficio Sport per quello che riguarda la gestione – “e infatti tutti i pagamenti per l’utilizzo degli impianti sono regolari, almeno fino al 5 aprile, anzi, le società stanno già pagando gli arretrati. E’ chiaro che non sappiamo cosa sia successo dopo il 5 aprile: ma se nessun impianto è stato chiuso, come accaduto con alcune società che fanno riferimento a importanti uomini politici alcuni mesi fa, vuol dire che ora pagano tutti e subito, anche quelli come ASD Montecelio e Ocres Moca che ogni tanto arrivavano in ritardo rispetto agli altri” – e di competenza del Demanio per quello che riguarda le utenze, proprio in virtù del bando 2011, quello che ha assegnato la concessione delle palestre, decretando anche i motivi di assegnazione e di rescissione del contratto.

Attenzione maggiore. Di Sport in questa storia del gas c’è poco e niente, ed è quindi evidente che il Far West che la sottolineato la Torresi, se esiste, è da altre parti. Probabilmente ciò che serve è certamente maggiore attenzione da parte dell’Area IX, quindi anche e forse soprattutto il Demanio, nel controllo delle utenze delle palestre: anche perché è ovvio che gli impianti sportivi gestiti dal comune o in concessione hanno necessità di approfondire l’aspetto delle bollette, per quelli scolastici è più semplice. Meno semplice potrebbe essere la gestione di impianti che fanno riferimento a società sportive legate alla politica, di proprietà di politici di oggi e di ieri, prevalentemente in maggioranza. Ma questo, siamo certi, non sarà un problema per il nuovo corso dell’Area IX. Chi non paga, non gioca. In nome di quella regolarizzazione messa in atto negli scorsi mesi dall’Ufficio Sport, che faceva pagare chi doveva farlo, per le cose di cui aveva competenza. Aveva iniziato Cipriani, ha proseguito Di Palma. Ora tocca alla Torresi, che è fortunata: ha lo Sport e il Demanio nella stessa area, quella super area voluta fortemente dal duo Vallati – Bertucci, area che proprio con la convivenza tra Sport e Demanio manifesta i primi sintomi di quel rischio accozzaglia di cui abbiamo sempre parlato su questo giornale. I ‘furbetti’ dello sport comunque non avranno scampo, tutto, ma proprio tutto passa nella nuova mega area.

C’è Sport e Sport? Tutto lo sport passa nella nuova mega area IX, il cui assessore, la Dr.ssa Valentina Torresi è riferimento dell’ex presidente del consiglio comunale e di Lady Scrocca (Anna Maria Vallati, per i poco informati), entrambi appassionati di sport locale e ‘tifosi’ dell’ASD Montecelio e del Villalba Ocres Moca. Ma c’è sport e sport. “Affidamento in gestione della palestra scolastica – centro sportivo polivalente Francesco Fantozzi in loc. La Botte”. E’ questo l’oggetto del bando prorogato venerdì 10 aprile. Bando predisposto dall’Urbanistica, annullato poi dal Demanio, rielaborato e ripubblicato dall’Area VIII (Pubblica Istruzione e Cultura) con le determine dirigenziali 19 del 28/01/2015 e 39 del 27/02/2015. Ora il bando – che parla chiaramente di ‘palestra scolastica’ e quindi di competenza della Pubblica Istruzione, perché lo sport scolastico non ha subito traslochi di area durante il travagliato rimpasto delle scorse settimane – passa all’Area IX. Un passaggio inatteso e repentino, visto che all’Ufficio Pubblica Istruzione era stato detto direttamente dal sindaco Rubeis di prorogare il bando di 10 giorni. Tempo di sistemare le carte, ed ecco che il dirigente all’Area IX – pare su invito ancora del primo cittadino – diventa il responsabile presso il quale “è possibile ottenere informazioni”. Il tutto coglie di sorpresa la Pubblica Istruzione, che aveva già predisposto l’atto di proroga. Di fatto il referente della gara d’appalto è l’Area VIII, magicamente è diventata l’Area IX. Proroga di un mese e non di 10 giorni della scadenza del bando, proroga peraltro approvata con qualche distrazione di troppo, visto che sono scaduti i termini – venerdì 10 a mezzogiorno – per chiedere, da parte delle associazioni interessate, i sopralluoghi vincolanti alla partecipazione della gara: la presentazione del verbale di avvenuto sopralluogo deve essere presentato insieme ai documenti di partecipazione. Se il termine è scaduto per i sopralluoghi, di fatto già è noto chi ha partecipato e chi no: e, parlando di opportunità, questa è una leggerezza evidente, così come far firmare a un dirigente – che firma senza porsi dubbi – un atto che non compete alla sua area, almeno a leggere le carte.

Accozzaglia, Volume 2. Parlavamo del rischio accozzaglia in tempi non sospetti, e forse non ci sbagliavamo: in un mega assessorato come quello della Torresi, in cui si intrecciano settori tra i più disparati, ci sta anche di confondersi e di vedersi sfuggire piccole ‘formalità’ come le leggerezze che abbiamo fatto notare. Leggerezze che però rischiano di diventare un caso politico che agita e non poco questo primo fine settimana di vera primavera. Dall’altra parte, non possiamo che far notare il forte e positivo approccio che ha avuto il neo assessore Torresi nella macchina amministrativa del comune di Guidonia: voci insistenti provenienti dal Palazzo dicono che stia già chiedendo con forza alcune variazioni di PEG. Un ottimo inizio, a detta nostra, che la rende anche precursore dei farraginosi tempi amministrativi: visto che il bilancio di previsione del Comune è ancora da approvare, i PEG ancora non esistono – almeno così a noi risulta – quindi è certamente complesso, ma ambizioso allo stesso tempo, chiedere variazioni su qualcosa che ancora non c’è. Ma anche questa è solamente una leggerezza, una delle tante emerse in questo fine settimana di metà aprile. Caldo non solo per il sole, e non solo per la crisi del gas della Palestra di via Po.

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