Fondeva 300 chili di rame: arrestato 43enne romeno nell’area dell’ex polverificio Stacchini

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È stato arrestato mentre era intento a fondere ben 300 chili di rame all’interno del campo nomadi (ri)sorto nell’area dell'ex polverificio Stacchini. Finisce così con le manette ai polsi un cittadino romeno di 43 anni, nullafacente e già conosciuto alle forze dell'ordine, fermato la notte scorsa dai militari della stazione di Tivoli Terme, impiegati in una serie di servizi di controllo all'interno dei cantieri edili, in prossimità delle linee ferroviarie e all'interno dei magazzini delle ditte specializzate nel settore dello stoccaggio di materiali elettrici, situati nella periferia Est della Capitale. L'uomo è stato sorpreso proprio mentre trasferiva i cavi in rame, dal cassone di un furgone (risultato rubato il 9 novembre scorso nella periferia nord-est della Capitale) a uno spiazzo dove stava fondendo altre bobine dello stesso materiale. I cavi di rame provenivano invece dai pali di sostegno della società Telecom posti nell'area di Tivoli Terme, da qualche giorno la zona era priva della linea telefonica. Colto sul fatto, il ladro è stato così associato al carcere di Rebibbia con l'accusa di ricettazione. Una pratica, quella del furto dell’ “oro rosso” sempre più in crescita se solo si leggono alcuni dati: proprio nell'ambito dell'attività di contrasto al fenomeno dei furti di rame, i Carabinieri a Roma e Provincia, dall'inizio del 2011, hanno arrestato complessivamente 72 persone, 59 delle quali straniere, denunciandone a piede libero altre 15 e recuperando, in totale, 12 tonnellate di rame rubato.

Silvia Valente

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