Guidonia, polemiche sugli alberi. Legambiente: “Altro che cerimonie, l’amministrazione vuole fare la festa agli alberi”

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, Primo Piano, Salute & Dintorni, Spazio al Sociale, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Il comune di Guidonia ha aderito alla manifestazione nazionale della Festa dell’Albero. Ma dalla celebrazione di quella festa – in data 21 novembre – sono scoppiate nuove polemiche sul fronte ambientale. Questa volta sugli alberi. Già, perché proprio in occasione del discorso del sindaco davanti al Bar Lanciani, si è appreso della volontà dell’amministrazione comunale di abbattere “oltre 500 pini ad alto fusto e gli storici platani di viale Roma”. A denunciare il fatto è il circolo Legambiente di Guidonia – una delle campagne più importanti di Legambiente è quella sulla piantumazione degli alberi – con una lettera aperta al ministro Prestigiacomo. “L’amministrazione comunale di Guidonia ha deciso di fare la festa agli alberi. Abbiamo assistito attoniti – spiegano in una nota gli ambientalisti – al discorso del sindaco Rubeis. Avevamo avuto un timido accenno dell’abbattimento degli oltre 100 platani di viale Roma dall’assessore all’ambiente Enrico Scattone, uomo di Stefano Sassano che nel corso di un’incontro con il circolo, ci avvertì del progetto e dell’eventuale sostituzione con degli alberi ecologici”. Il concetto di albero ecologico, a quanto pare, è molto semplice: parliamo, a detta degli ambientalisti, di alberi finti. “Ritenendo scandalosa la sola ipotesi di abbattimento, non abbiamo nemmeno voluto approfondire il concetto di albero ecologico. Solo in seguito abbiamo appreso

che ci si riferiva ad alberi sintetici”.

Ma la rabbia di Legambiente non si ferma al sindaco e a Scattone: arriva anche sul consigliere Marco Bertucci – spesso paladino dell’ambiente del territorio, con alterne fortune – che fa della tutela del verde “il suo cavallo di battaglia elettorale, con scelte, a nostro avviso scellerate per chi si professa ambientalista. Anche lui è favorevole all’eliminazione dei platani in quanto le loro foglie, larghe e spesse, creerebbero problemi alle fognature e alle casse comunali per i costi di raccolta”.

Tutto questo assume una connotazione abbastanza surreale se leggiamo quanto scritto nel sito internet dedicato alla festa nazionale dell’albero: “Per i molti motivi che rendono l’albero fondamentale per la vita sulla Terra, su proposta del Ministero dell’Ambiente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” con l’obiettivo, fra l’altro, di dare nuovo impulso alla Festa dell’Albero (…) al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni di CO2, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria”. E su questo Legambiente Guidonia è categorica.L’interpretazione che la nostra Amministrazione Comunale  – continua la nota – dà alla manifestazione, disattende lo spirito e le direttive del Ministero dell’Ambiente. Gli alberi forniti dal Ministero e dal Corpo forestale dello Stato non possono compensare eventuali abbattimenti ingiustificati del Patrimonio arboreo attuale”. E sarebbe anche un evento se questi alberi arrivassero tutti, visto che con tutta probabilità non ce ne sono abbastanza per tutte le città aderenti (solo a Guidonia ne dovrebbero arrivare più di mille). A meno che il Ministero non nasconda inimmaginabili scorte di piante. Ipotesi remota.

 

Sostituire un albero, seppur vecchio, che non rappresenta problemi per la salute e la sicurezza pubblica non può rappresentare una compensazione: una pianta giovane, lo insegnano a scuola, non può svolgere le medesime funzioni per l’ambiente. “La stessa relazione dell’agronomo sui pini mediterranei, richiesta dall’Amministrazione, evidenzia come le cause principali del cattivo stato delle alberature siano le potature errate e fuori tempo e la cattiva gestione dell’apparato radicale nel corso dei lavori pubblici. Per quegli alberi che sono irrimediabilmente compromessi, e per i quali comprendiamo la necessità di intervenire, la sostituzione con piante giovani, è accettabile e doverosa. Vorremmo avere un rapporto meno conflittuale con le amministrazioni comunali ma fino ad ora abbiamo riscontrato l’assoluta indisponibilità ad aprire tavoli di trattative seri e costruttivi”. In effetti, sono parecchie in giro le piante che appaiono già a vista particolarmente compromesse, ma non ci sembra questo il caso dei platani di via Roma, che hanno una sola colpa. Quella di perdere le foglie, e di far intasare le fogne. “Un problema che si risolve con una grata e con maggiori manutenzioni”. Legambiente chiude con Agenda 21, promessa nelle linee guida di questa e di tante altre amministrazioni comunali, e ancora molto in nuce. “Ci vorrebbe maggiore concertazione – chiudono gli ambientalisti – per il buon governo del territorio”.

Una concertazione che sull’ambiente non c’è mai stata negli anni scorsi, e che probabilmente a Guidonia non ci sarà mai. Certo è che se fosse confermata la storia degli alberi sintetici, ci si ritroverebbe immersi in un romanzo di fantascienza. Alberi finti, immondizia, cemento: le basi per una ottima trama, uno di quei grandi blockbuster che fanno la fortuna dei produttori. Non quella di chi è protagonista, ma poco male, alla fine. Aspettiamo fiduciosi chiarimenti almeno sugli alberi sintetici. Quelli no, non ce li meritiamo.

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