Tivoli / La Cgil attacca la Asl: “Grave stato di abbandono del parcheggio dell’ospedale”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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“Hanno spostato gli studenti e non le auto: questo il biglietto da visita dell’ospedale di Tivoli”. E’ forte la denuncia della Cgil relativamente al grave stato di abbandono del parcheggio – peraltro recentemente oggetto di lavori – del nosocomio tiburtino, “abbandonato a sè stesso, senza segnaletica e nessuna divisione degli spazi. Transitano e parcheggiano veicoli senza alcun controllo e nessuna procedura. Le auto sono parcheggiate in doppia e tripla fila senza controlli. I clacson delle auto che non possono uscire suonano in continuazione senza rispetto alcuno per i degenti e gli operatori che lavorano”, spiega il segretario generale della Fp Cgil Roma Est – Rieti – Valle dell’Aniene Aldo Capobianchi.

Il sindacato parla senza mezzi termini di caos. “Quella all’interno del presidio ospedaliero è una vera e propria terra di nessuno dove le auto sono parcheggiate senza alcun ordine ostacolando il passaggio delle autombulanze, dei mezzi che si recano al pronto soccorso e dei mezzi delle forze dell’ordine. Non essendo regolamentato e controllato il senso di marcia chiunque può entrare sia dall’ingresso di via Parrozzani che da via Domenico Giuliani e parcheggiare dove vuole”.

Il problema per il sindacato è relativo alla mancanza di segnaletica di controlli. Il parcheggio viene così usato anche da chi da chi non deve recarsi in ospedale ma solo recarsi in centro città e così i mezzi con il motore acceso in attesa di un posto libero inquinano l’aria e sono frequenti le discussioni per il parcheggio.

“La situazione va avanti da mesi. La CGIL aveva già denunciato che il parcheggio delle auto di fronte alle finestre delle aule universitarie – prosegue Capobianchi – poste sul piano stradale all’altezza dei tubi di scappamento minavano la salute degli studenti”.

E’ un forte attacco alla Asl Roma 5. “La zona ospedaliera dovrebbe essere una zona di rispetto, tutelata dalle emissioni sonore e dall’inquinamento dell’aria, dovrebbero essere delimitati gli spazi per i diversamente abili, per le donne in gravidanza o per le neo mamme con il bambino a bordo o ricoverato: misure di civiltà oltre che obblighi di legge. Ma purtroppo ciò non avviene. Non ultimo alcuni giorni fa un automobilista ha usato il clacson per 15 minuti consecutivi perché la propria auto era bloccata da altri mezzi”.

Non mancano i riferimenti alla gestione amministrativa. “Il parcheggio dell’ospedale di Tivoli è lo specchio della ASL RM5, un’azienda da circa un anno senza Direttore Generale con un commissario e un management sempre più in difficoltà e deresponsabilizzato, con ripercussioni negative sullo stato dei servizi per i cittadini e la qualità del lavoro degli operatori”.

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