Guidonia. Sviluppo Democratico (De Vincenzi & Salomone) interroga Rubeis sull’edilizia residenziale pubblica

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<Molte le domande alle quali si spera di trovare risposta come si spera si ottenga risposta, dopo quattro mesi di silenzio, all’interrogazione presentata al sindaco di Guidonia, Eligio Rubeis, il 29 giugno scorso, sull’assegnazione provvisoria e condizionata del “Bando pubblico acquisto alloggi edilizia residenziale pubblica con contributi fondi regionali”> – dicono i consiglieri del PD Rita Salomone e Domenico De Vincenzi chiedendo chiarezza e trasparenza:<Il sindaco rispetti il nostro ruolo istituzionale e risponda alle nostre interrogazioni formali>. <L’assegnazione provvisoria e condizionata è legittima? In quali condizioni sono gli appartamenti acquistati dall’Ente? Hanno l’abitabilità?>. Queste ed altre le domande presenti nell’interrogazione protocollata il 29 giugno scorso da Rita Salomone (PD), Aldo Cerroni (API), Paolo Giammaria (API), Domenico De Vincenzi (PD) e Angelo Ciccotti (PD). <L’assegnazione provvisoria e condizionata non era contemplata nell’articolato del bando – si legge nell’interrogazione – né tantomeno nella Legge regionale di finanziamento. L’ultima versione del Bando (ce ne sono state tre), poi, prevedeva da parte dell’offerente che vi fossero negli immobili taluni elementi che sembrano non essere presenti negli immobili suddetti>. I consiglieri chiedevano al sindaco se fosse vero che il bando era stato assegnato in maniera “provvisoria e condizionata”, cosa che <sarebbe una palese violazione di norme imperative e comporterebbe responsabilità di natura contabile>. <All’atto della pubblicazione del bando gli alloggi avevano i requisiti previsti dalla legge vigente e la necessaria abitabilità?>. Il sindaco risponda anche a questa domanda: <Le case acquistate in “via provvisoria” di via Guerrazzi a Villanova sono state anche occupate: cosa sta facendo l’amministrazione? Quali sono i rischi? I finanziamenti regionali sono in bilico?>.

I conti proprio non tornano.

<Come è possibile – si chiedono i consiglieri PD, Rita Salomone e Domenico De Vincenzi – che il Comune abbia ricevuto finora solo 162 richieste di alloggi popolari da parte delle famiglie in difficoltà e senza casa?

Non è forse questo da legare al fatto che il “bando generale per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa” è stato pubblicato ad agosto, quando l’attività politica è svolta ai minimi termini e quando, di conseguenza,  i cittadini non si aspettano atti così importanti, e che è stato pubblicizzato in maniera insufficiente attraverso (pochi) manifesti e per di più di difficile lettura? Quanti, a questo punto, sapevano che c’era tempo fino al 15 settembre per presentare le domande per riuscire rientrare nella prima graduatoria per diventare assegnatari dei circa 20 appartamenti disponibili e che la precedente graduatoria è stata annullata?>.  

Il Comune gioca con i bisogni delle persone per dimostrare di aver risolto il problema dell’emergenza abitativa?

<Doveva essere chiarito e comunicato a dovere che chi non avesse compilato le domande entro il 15 settembre automaticamente sarebbe stato inserito nella graduatoria successiva e che quindi avrebbe dovuto aspettare altri sei mesi>, ribadiscono i consiglieri.

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