Guidonia. In catene davanti al comune per i diritti di una bimba disabile

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Spazio al Sociale da Riccardo Sgroi Commenti

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Questa mattina in piazza Matteotti, proprio di fronte agli edifici della del comune, intorno alle dieci e mezza, c’è stato un po’ di subbuglio per via di una manifestazione volutamente  plateale a difesa dei diritti di una bambina disabile: il presidente del Movimento Italiani Disabili Francesco Ferrara ha deciso di incatenarsi con tanto di lucchetto ai pali della luce di fronte al palazzo del comune dal momento che Gloria, la madre di questa bambina disabile, da troppi anni aspettava un colloquio veramente chiarificatore.

E per fortuna questo colloquio è stato, almeno oggi, tempestivo dal momento che il sindaco Rubeis in persona, dopo essere sceso in piazza a cercare di capire il motivo di questa protesta, ha deciso di spostare i suoi impegni e ricevere seduta stante la signora Gloria.

Durante il colloquio, avendo interrotto la sua protesta fatta di megafono e catene,  abbiamo avuto modo di intervistare lo “scatenato” presidente del Movimento Disabili Italiani che ci spiega la situazione difficile in cui era costretta a vivere questa famiglia e che da troppo tempo non aveva voce:

“Questa bambina disabile non ha mai avuto un sostegno all’interno della scuola e considerando che sta frequentando la seconda media sono almeno sette anni che le lamentele dei suoi parenti rimangono inascoltate. Purtroppo per farci ascoltare dobbiamo ricorrere a queste proteste plateali ma almeno speriamo che il colloquio sia finalmente risolutivo.”

Prosegue Ferrara:

“Il problema vero e proprio  è che la sensibilità non manca in chi circonda quotidianamente le persone disabili ma nelle istituzioni: basti pensare che la maggior parte dei ragazzi disabili che frequentano le scuole non vengono realmente coinvolti nel  programma scolastico con le adeguate misure e provvedimenti, trasformando l’ambito educativo della scuola, in un passatempo che troppo somiglia ad un semplice parcheggio. Manca un progetto che sia costruito per favorire l’apprendimento di chi purtroppo non ha le stesse possibilità di tutti gli altri.

 Il MID è nato da un progetto del 2002 ed è diventato operativo nel 2005 accogliendo le diffusissime problematiche legate alla disabilità sia sul territorio locale che nazionale. Pur non dedicandoci ad attività di promozione siamo diventati un punto di riferimento per migliaia di famiglie, che possono contattarci attraverso il sito http://www.ilmid.it/ .”

Nel frattempo arrivano altri conoscenti del presidente del MID , tra i quali Marina Brasiello presidente dell’associazione antistalking,  e oltre a salutarlo scherzano sul suo reiterato impegno, qualcuno chiede sorridendo “Un’altra volta qui? Stavolta perché ti sei incatenato?”.

Spiega a tutti i motivi della sua “originale collana” con tanto di lucchetto che a poco a che fare con romantici racconti di scuola Moccia e approfitta volentieri delle nostre domande per dare voce e luce a queste ingiustizie burocratiche; si tratta infatti di scartoffie e fastidiosi iter burocratici che il comune di Tivoli ( la bambina frequenta le scuole medie di Tivoli Terme) passerebbe volentieri al comune di Guidonia dove risiede la famiglia e viceversa, facendo però pagare un prezzo altissimo sulla pelle di questa ragazza sfortunata.

 

    

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