Guidonia. Il fuoco distrugge un pezzo di Storia del Cinema Italiano

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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C’è la Storia, quella del cinema italiano e non solo, e fa venire i  brividi, perché parliamo di film che raccontano quelli che siamo e quelli che eravamo. Profondo Rosso e Suspiria. La Seconda Notte di Nozze. Trinità. Nel nome del padre e Buongiorno Notte. Il Piccolo Diavolo e La Vita è bella. Novecento. La Chiave. Il Malato Immaginario. Va dove ti porta il cuore. Delitto al Ristorante Cinese. Ieri Oggi e Domani. La Dolce Vita. I cento passi. Pacco, doppiopacco e contropaccotto. In nome del Papa Re. Totò, Peppino e la malafemmena. Il paziente inglese. Amici Miei. Fantozzi contro tutti. Occhiopinocchio. La finestra di fronte. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Il Postino. Nuovo Cinema Paradiso. Questi sono gli Arredamenti CineTeatrali RGP – Postiglione, e quelli che abbiamo scritto sono solo alcuni dei film in cui il nome della ditta è comparso. Il fuoco ha distrutto 3000 metri quadrati dell’azienda di via delle Genziane, e ha divorato più di 40 anni di storia del cinema: mobili antichi, quadri, mobili, nel giro di tre ore è stato distrutto tutto. E’ accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì, un probabile corto circuito ha provocato fuoco, fiamme e un potente spiegamento di forze: grande il lavoro dei vigili del fuoco che hanno prontamente messo in sicurezza la struttura. Il tetto quasi crollato, i ferri di sostegno piegati. Il fuoco non ha concesso tempo, e non si è fermato davanti alla storia del cinema e a quella di una azienda che ha dato lustro e vanto all’Italia. “Dal 1971 operiamo nel settore dello spettacolo: cinema, teatro, televisione, mostre, spot pubblicitari ed eventi in genere, fornendo in locazione i nostri arredi composti da una bizzarra miscellanea di oltre 20.000 elementi, tra mobili, quadri, oggettistica e fonti luminose, che spaziano dal XVII al XX secolo”: questo è GRP. E mentre le indagini faranno chiarezza sulle cause del rogo, noi chiudiamo, con un po’ di tristezza ma con una convinzione. Dalla cenere rinasce sempre qualcosa di nuovo. Perché i mobili possono sparire. Ma la Storia, quella resta. Quella il fuoco non se la porta via.

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