Guidonia. Al via l’iter per il vincolo delle aree delle tenute storiche vicino l’Inviolata

In Ambiente & Territorio, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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“Si rende noto (…) l’avvio del procedimento (ai sensi della L. 07.08.90, n. 241) relativo all’Individuazione e perimetrazione dell’area delle tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell’Inviolata, di Tor dei Sordi, di Castell’Arcione e di alcune località limitrofe ricadenti nel Comune di Guidonia Montecelio (provincia di Roma) come area di interesse archeologico”. Prende così il via la procedura per l’apposizione del vincolo di tutela per le aree, tutte nei pressi dell’Inviolata: la comunicazione arriva direttamente dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. L’atto è stato firmato il 6 agosto scorso dal Soprintendente archeologico Alfonsina Russo e dal Soprintendente paesaggistico Agostino Bureca. Circa 1500 ettari di territorio, per una manovra “a lungo richiesta ed auspicata da alcune associazioni locali, da studiosi del territorio e da alcuni cittadini sensibili – spiega il CRA –  alla tutela dei beni paesaggistici, individua e perimetra l’area, che diviene così area di interesse archeologico, ai sensi dell’art. 142, comma 1, lettera m) del Dlgs 42/2004 (Codice dei Beni culturali)” e per un iter partito nel 2014, quando 2000 firme di cittadini, raccolte dal Comitato, vengono depositate presso la Direzione regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, a corredo della richiesta di apporre un vincolo su tutta l’area a nord ed est del Parco dell’Inviolata, per conferire maggiore tutela alla zona ora oggetto di vincolo. Il tutto ha un preambolo più antico, datato 1996: era il 20 giugno, quando al termine della seduta del Consiglio regionale del Lazio con cui venne costituito il Parco regionale naturale archeologico dell’Inviolata di Guidonia, venne votato un odg all’unanimità col quale si auspicava un ampliamento del neonato parco. La proposta di ampliamento, presentata da un’Associazione locale, arriva alla Regione Lazio (Giunta Badaloni) il 30 luglio 1997, ma non sortisce alcun effetto tangibile. La proposta viene reiterata il 31 gennaio 2006 (Giunta Marrazzo), senza ottenere alcun riscontro. Con l’atto delle due soprintendenze dovrebbe terminare il difficile percorso per arrivare alla tutela di quello che resta dell’antica e affascinante Campagna Romana, interessata tra l’altro anche da numerosi scavi archeologici. Una vita tortuosa e complessa, quella del Parco dell’Inviolata, una via crucis perfettamente simboleggiata anche da quanto accade sul  portale www.parks.it: a parte vaghi cenni sull’area protetta, la sezione dedicata al Parco è desolatamente vuota.

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