Tivoli, l’Udc: “Ridare un volto ed un futuro a Tivoli”. L’analisi dell’allenza Pd/Pdl

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 I “berlusconiani del Pd”, non soddisfatti di essere innarivabili protagonisti del disastro politico e amministrativo di Tivoli, cercano in tutti i modi di peggiorarsi, tanto che annunciano la presentazione di una mozione di sfiducia verso il Sindaco Gallotti, a distanza di appena pochi giorni dalla celebrazione del loro accordo con il Sindaco e parte del Pdl.

   A questo punto:

– O qualcosa già non ha funzionato nell’accordo trasversale;

– O la mozione di sfiducia faceva già parte del “pacco dono” servito dai protagonisti dell’inciucio all’inconsapevole Sindaco Gallotti;

– O i “berlusconiani del Pd” non hanno ancora digerito la sconfitta elettorale subita nel 2010 e, accecati dall’ossessione di rivincita, continuano imperterriti a dire e a fare tutto  e il contrario di tutto pur di… riperdere.

 L’UDC ritiene che, se non s’imbocca la strada della moderazione e del buon senso, difficilmente si riuscirà a governare questa disastrosa fase politico-amministrativa, con la prospettiva che vinti e vincitori siano solo perdenti. L’UDC da la piena disponibilità a che ciò non accada.

   “E’ da tempo che l’UDC sostiene che non c’è chiarezza nello scacchiere politico tiburtino. Tant’è che l’UDC ha ipotizzato l’esistenza di compromessi trasversali in diversi momenti dell’attività amministrativa, come la vicenda dei dirigenti, la vicenda dell’Asa, di Tivoli Forma, la riorganizzazione degli uffici comunali, le vicende concorsuali, il piano delle Opere Pubbliche, le verifiche sullo stato del Bilancio, il rinnovo del contratto dei servizi pubblici”.

   Questo quanto dichiarato dal Capogruppo UDC a Tivoli, Bernardino Romiti, a margine della conclusione dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale, lo scorso venerdì 9 settembre.

   “La conferma dell’ipotizzato compromesso tra una parte del PDL, il Sindaco Gallotti e la componente berlusconiana del PD – prosegue il Capogruppo – si è avuta nell’ultima seduta di Consiglio comunale con il maldestro tentativo di approvazione della delibera sulle società partecipate, l’approvazione di una lottizzazione, l’approvazione di una mozione populistica. In questo clima che nulla ha di politico quanto accaduto è inqualificabile, ma auspichiamo serva da lezione e da monito a chi consapevolmente o inconsapevolmente ha sostenuto questo compromesso”.

   “L’UDC – conclude Romiti – ritiene che la strada del buon senso e della moderazione debba caratterizzare l’agire politico di tutti coloro che vogliono ridare un volto e garantire un futuro a questa città”.

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