Roma, crack da 6 mln: Gdf arresta due imprenditori per bancarotta fraudolenta

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per bancarotta fraudolenta disposta dal Tribunale capitolino nei confronti di due imprenditori attivi nel settore della lavorazione e commercializzazione di carni suine, responsabili di un crack da oltre 6 milioni di euro. L'operazione, portata a termine ieri mattina, rappresenta l'esito di complesse indagini eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale e coordinate dal Procuratore Aggiunto Nello Rossi e dal sostituto procuratore Giorgio Orano della Procura di Roma, avviate nei confronti della Salumificio Norcino Srl, affermata societa' nel settore della lavorazione e del commercio delle carni, nel corso delle quali la stessa Procura ha presentato richiesta di fallimento, poi dichiarato nel febbraio del 2011 dal Tribunale di Roma.

Le attivita' investigative condotte dai finanzieri di via dell'Olmata, anche attraverso intercettazioni telefoniche, hanno permesso di appurare che gli imprenditori arrestati hanno consapevolmente e in maniera preordinata provocato il fallimento della nota societa', attraverso lo svuotamento del patrimonio aziendale e il mancato pagamento dei fornitori, ai quali pero' gli indagati continuavano a richiedere ingenti forniture, mai saldate, di merce e di automezzi.

Il danno complessivo ai creditori, fra cui l'Erario, societa' di leasing, fornitori di carne e istituti di credito ammonta a oltre 6.000.000 di euro. Inoltre, nel tentativo di cancellare le tracce dei reati commessi e di assicurarsi ulteriori illeciti profitti, gli indagati hanno preventivamente sottratto e occultato le scritture contabili della societa' e trasferito dalle sedi sociali dichiarate il parco automezzi e le giacenze di magazzino, aggravando in tal modo il danno nei confronti del ceto creditorio. Gli arrestati, portati nella Casa Circondariale di Roma, dovranno ora rispondere innanzi all'autorita' giudiziaria dei gravi reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

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