Tivoli, parte domani la V edizione del Festival “Jeux d’Art” nello splendido scenario di Villa d’Este

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Daniele Bongi Commenti

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Otto appuntamenti musicali per ricordare Franz Liszt, compositore, pianista e direttore d'orchestra ungherese, assiduo frequentatore di Villa d'Este, luogo di ispirazione in cui compose alcune delle sue più famose partiture. Per il quinto anno consecutivo torna a Tivoli il Festival “Jeux d'Art”: manifestazione, in programma dal 4 al 28 settembre, promossa con la collaborazione della Provincia di Roma e diretta dal maestro Francesco Nicolosi, autorevole interprete della pianistica del grande compositore, di cui è uno degli studiosi più appassionati. Nell'edizione annuale non ci sarà però spazio solo per le opere di Liszt: molta attenzione verrà infatti rivolta anche ai grandi autori romantici che, nel diciannovesimo secolo, hanno affiancato il percorso musicale dell'autore ungherese.

“Liszt non si è trovato solo – spiega il direttore Nicolosi – ma ha irradiato di luce i suoi contemporanei, e da questi ultimi ne ha ricavato ispirazioni ed esperienze per la sua attività a tutto campo di compositore, direttore d'orchestra, pianista. Un riferimento insomma al centro dei maggiori eventi dell'Ottocento”. Il primo appuntamento, in programma sabato 4 settembre, sarà dedicato a un bricolage intitolato “Les Contes de Feès”, un viaggio onirico e favolistico da Faurè, Debussy, Mallarmè per arrivare a Perrault. L'esecuzione sarà affidata all'orchestra giovanile del Conservatorio di S.Cecilia, mentre Mariano Rigillo sarà la voce recitante.

Fra gli appuntamenti successivi, spiccano le composizioni lisztiane proposte dal pianista russo Andrey Stukalov, vincitore del Premio Thalberg 2010. Quindi altra grande musica con autori del calibro di Chopin. Schumann, Schuberth, con i quali Liszt ha dovuto competere con tutta la sua straordinaria classe. “Celebriamo così – ha aggiunto Nicolosi – un universo lontano, che si caratterizza come un iter di intima coerenza attraversato da un segno unitario che rappresenta un blocco di autori fra i più importanti e rappresentativi. Liszt era il perno di una comunità illustre e forse irripetibile. Si illuminava di luce, e dava luce”. A detta degli organizzatori di “Jeux d'Art”, il Festival non ha finalità turistiche. La sua raffinata selezione è il frutto di una passione nei confronti di un maestro, frequentatore di Villa d'Este.

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