Immigrazione clandestina, 5mila euro per un falso certificato

In Cronaca & Attualità, Roma Est, Terza pagina da Roma Est Magazine Commenti

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Roma, 24 set – Pagavano dai 2.500 ai 5mila pur di ottenere un certificato anagrafico falso, necessario per richiedere il permesso di soggiorno in Italia per ricongiungimento familiare. L'organizzazione, che aveva una base in Egitto e appendici in Francia e in Italia, provvedeva a contraffare i documenti d'identità facendo risultare lo straniero parente da parte della madre di uno dei 30 complici, diventati cittadini italiani per matrimonio o per aver vissuto nel nostro Paese da oltre 10 anni. Ma dopo oltre un anno di indagini i poliziotti dell'Ufficio immigrazione, diretto da Maurizio Improta, hanno scoperto l'attività illecita e denunciato per contraffazione oltre cento persone: 88 egiziani, in parte già rimpatriati, e 30 italiani per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Gli italiani, infatti, dichiaravano il legame di parentela con lo straniero e offrivano ospitalità per il soggiorno in Italia. Alcuni stranieri si erano addirittura rivolti a studi legali romani per inviare una diffida all'Ufficio Immigrazione e velocizzare così le pratiche per ottenere i permessi di soggiorno. Solo oltre 220 i certificati anagrafici, totalmente contraffatti o alterati in parte, scoperti dalla polizia. Le indagini proseguono per accertare se ci siano altri complici o permessi di soggiorno ottenuti con questo escamotage. (OMNIROMA)

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