Festa di Guidonia: come è andata? Tra i Ratti e Povia, il racconto di tre giorni che nessuno pensava di vivere

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Spettacolo, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Tre giorni di eventi, la città sempre piena, una riscoperta di cose, di valori, che sembravano persi, irrimediabilmente. Tentare di fare una festa di Guidonia dopo il flop dello scorso anno – abbiamo ancora in mente la tombola non fatta, e tante altre cose – è segno di voler bene alla città: il nuovo comitato, ringiovanito e rinnovato, si è sobbarcato una sfida dura, ambiziosa e appassionante. La gente che ha affollato le strade di Guidonia, che per una volta – speriamo la prima di una lunga serie – ha risposto da città, e non da variegato agglomerato urbano. Raccontiamo in poche righe quello che è stata la Festa della Beata Vergine di Loreto. Tanta gente, lo abbiamo detto. Cominciamo dal sabato: nel pomeriggio torneo di calcio ad eliminazione diretta, in memoria di quel Peppe Amato che tanto ha fatto per le feste degli scorsi anni. La sera: energia e poesia con i Ratti della Sabina, che hanno riempito la piazza dell’aeroporto come mai è accaduto. Alla piazza del comune, balli e penne all’arrabbiata: molte persone a ballare, altrettante ad assistere. Serata davvero piacevole. La domenica. Si è cominciato con la Processione per le vie della città, seguita da molte persone, e conclusa sotto un diluvio notevole. Quando ormai la festa sembrava essere ostaggio del nubifragio, ecco quello che non ti aspetti. Il sole. Il sole che pian piano ha conquistato spazio tra le nuvole, e ha permesso ai festeggiamenti di proseguire. Con il biliardino umano in piazza Matteotti, e, la sera, con il concerto di Povia. Su questo apriamo uno spazio. Pochissime persone se lo aspettavano. Ma il buon Giuseppe mette su uno spettacolo molto “rock” – virgolette d’obbligo – movimentato e assolutamente di buon livello. Alcuni picchi bassi, come è normale che sia, ma alcuni brani davvero emozionanti. Logico, non parliamo di Lucio Battisti. Ma vengono cantate cose non banali, e questo fa onore a Povia, così come la grande disponibilità dimostrata verso il pubblico, prima e dopo il concerto. Non avremmo mai pensato di dirlo, ma è stato un ottimo spettacolo. Segnaliamo la canzone “La verità”. Chiudiamo. Sul palco dopo il concerto, tutti i rappresentanti del comitato. Emozione, tanta, gioia e fatica, tante anche queste, e la voglia già di ricominciare per i prossimi eventi, a partire dal 10 dicembre. Soddisfazione nelle parole di Stefano Sassano, sul palco insieme ad Andrea Di Palma: rappresentanti dell’amministrazione comunale che si è dimostrata, nei fatti, molto vicina al comitato. Un bel segnale per il futuro. Così finisce la festa di Guidonia migliore degli ultimi 5 anni. Si respirava una aria nuova. Chiudiamo ancora con Povia. Nel concerto, spesso alzava cartelloni con scritte alcune parole. Su due, in particolare, c’era qualcosa che ci ha colpito. “Vola solo chi osa”. Pochi avrebbero osato mettersi ad organizzare la festa della città dopo la debacle dello scorso anno. L’altro: “Ci prendiamo troppo sul serio”. Cosa molto vera, che vale per tutti. Magari il buon Povia ieri ha fatto riflettere qualcuno.

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