Caccia allo sponsor per i nuovi banchi della scuola

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Il presidente del I Municipio fa appello ai privati per superare i tagli voluti dall’amministrazione comunale. Servono armadi banchi e cattedre

 

Roma, 08 set – Le scuole stanno per aprire di nuovo i battenti dopo la lunga pausa estiva e come ogni anno non mancano le proteste sui tagli al corpo docente e ai servizi offerti dagli istituti. Questa volta la denuncia ai tagli voluti dal Comune arriva dal Presidente del I Municipio, Orlando Corsetti, che chiede aiuto agli imprenditori privati affinchè possano contribuire a coprire i costi per l’acquisto dell’arredamento base di almeno otto istituti del centro storico.

Secondo alcuni dati pubblicati di recente, nelle Regioni del centro all’avvio delle lezioni mancheranno nelle scuole materne, elementari e medie migliaia di banchi e sedie e centinaia di armadi, attaccapanni, cattedre e lavagne.
Il Presidente Corsetti aveva tenuto pochi mesi fa una riunione con i presidi delle scuole del I Municipio e aveva richiesto, in prima istanza, circa 300 mila euro per acquistare nuova mobilia per le aule degli istituti capitolini. In un secondo momento, visti i problemi di bilancio del Campidoglio, la richiesta di fondi era scesa del 50%. L’obiettivo era quello di coprire i costi strettamente necessari a coprire l’acquisto di alcuni oggetti di prima necessità come lavagne, banchi e sedie.

Dei 150 mila euro richiesti ne sono arrivati solo 20 mila, meno del 15%. I dirigenti scolastici denunciano l’impossibilità di garantire un’accoglienza completa agli studenti che rientreranno a scuola il prossimo lunedì. Il presidente Corsetti ha pensato, quindi, di lanciare un appello agli imprenditori romani chiedendo un aiuto concreto che possa coprire il buco di circa 130 mila euro lasciato dal Campidoglio.

La proposta prevede la possiblità per ogni società o privato di "sponsorizzare" banchi, sedie e lavagne. In cambio la mobilia acquistata riporterà il nome del donatore o dell'azienda. Gli studenti e gli insegnanti degli Istituti comprensivi di via Giulia, via Guicciardini, l'"Elsa Morante", il "Regina Margherita", il "Regina Elena", l'"Ennio Quirino Visconti", il "Daniele Manin" e la scuola media statale sperimentale "Giuseppe Mazzini" dovranno contare solo sulla magnanimità di chiunque voglia coprire i vuoti lasciati dall’amministrazione pubblica.

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