Subiaco / Radiologia in stallo, la segnalazione del Laboratorio Politico Sinistra per Subiaco e Valle dell’Aniene

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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La segnalazione arriva dal Laboratorio Politico Sinistra per Subiaco e Valle dell’Aniene. “Dal 3 agosto, a seguito di rottura della unica macchina radiologica, il reparto di Radiologia si trova ad operare con un mezzo inappropriato che viene di solito usato solo per le radiografie degli allettati dei reparti. Ci risulta che l’azienda abbia anche istituito apposito trasporto notturno e aumentato l’orario giornaliero, per l’esecuzione delle lastre non eseguibili a Subiaco, a spese dell’ azienda, e che spesso lo stesso 118 debba occuparsi di tale servizio togliendo il trasporto urgenze a tutto il territorio”, così l’organizzazione in una nota.

Non mancano le domande sull’argomento, decisamente delicato anche per la stagione che vede la presenza di numerose persone nella zona dei Simbruini.

“Come mai non si è pensato a dotare la struttura sublacense di macchinario di urgenza, avendo gli spazi per farlo, considerando la distanza con altri ospedali e la caratteristica di essere l’ ospedale ai piedi della Montagna di Roma – prosegue il comunicato del Laboratorio – e di altre località turistiche quali Campaegli e Altipiani di Arcinazzo? Come mai l’ azienda non riesce a garantire il ripristino del macchinario in tempi certi? Dobbiamo pensare che nel contratto di affido del servizio non vi siano clausole di salvaguardia del servizio sufficientemente chiare? Perché si permette che anche il 118 debba occuparsi del trasporto dei pazienti di radiologia togliendo il servizio al territorio? Come mai dalle stanze del Comune non si è levato nessun grido di protesta e richiamo alle giuste responsabilità considerando anche l’ afflusso di turisti (tanto decantato) che aumenta, potenzialmente, la richiesta di intervento della radiologia?”.

Il prossimo passo sarà quello di una lettera alla direzione generale della Asl Roma 5. La richiesta da parte del Laboratorio è quella di una veloce risoluzione del problema, con l’obiettivo di ripristinare i servizi erogati.

“Un ospedale in provincia, non sostenuto da valide e veloci vie di comunicazioni, deprivato dei servizi, impoverito nell’offerta, depotenziato, con un pronto soccorso inadeguato, una elisuperficie promessa e mai ottenuta, un ospedale ancora al centro del tema Disservizio. Una Valle, la nostra dimenticata in un verso, quello dell’ospedale, e sfruttata dall’altro, quello dell’acqua. Chi riveste i Ruoli della politica deve dire e fare qualcosa”.

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