Big Bang Guidonia: “Vincenzi rispose picche a Buzzi”

In In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Era due mesi fa, più o meno. Due mesi fa Marco Vincenzi, già sindaco di Tivoli e capogruppo del PD al Consiglio della Regione Lazio, si dimetteva dal ruolo dopo che il suo nome era stato captato durante un’intercettazione ambientale riferita ad un finanziamento regionale di 600mila euro che il capogruppo del Partito democratico avrebbe dovuto fornire, secondo quanto ricostruito come ipotesi nell’indagine relativa a Mafia Capitale 2, attraverso un emendamento a favore dei municipi di Roma (ad Ostia nel caso specifico). Da quel momento in poi è scattata una vera e propria ondata di diffamazione nei confronti di Vincenzi: a sottolinearlo l’associazione Big Bang di Guidonia. “Vincenzi aveva subito riferito di non aver mai dato seguito a quella richiesta, ma la macchina del fango si è subito messa in moto grazie al carburante di maldicenza iniettato da altri politici senza scrupoli che hanno cercato attraverso i media di delegittimarlo”: secondo l’associazione l’ex sindaco di Tivoli è stato sottoposto ad un vero e proprio linciaggio mediatico. Lo stesso Buzzi, interrogato in carcere a Cagliari proprio in merito a quella intercettazione, ha affermato che “Vincenzi lo mandò lungo facendo intendere che alla sua richiesta di intervenire con un finanziamento di 600 mila euro che si dovevano aggiungere al milione e 200 mila chiesti a Gramazio, l’ex Capogruppo del PD gli rispose picche meravigliandosi anche della richiesta che gli veniva rivolta e liquidato il faccendiere della cooperativa 29 giugno con un semplice e inequivocabile: “Ma che sei scemo?”. Il nome di Vincenzi non era stato neanche inserito nel registro degli indagati”. Dimissioni, quelle di Vincenzi, nate secondo Big Bang proprio nel momento in cui l’ex capogruppo PD “ha recepito il momento della accensione della macchina del fango: un gesto, quello delle dimissioni, che volle essere tutela per la Regione Lazio, l’amministrazione di centrosinistra che la governa ed il  PD, ma anche protesta ferma e forte contro l’aggressione mediatica”. Fango che sembra essersi sciolto.  “Noi siamo dalla parte di coloro che difendono – chiude Big Bang – e danno lustro alle istituzioni avversando fortemente tutti coloro che invece continuano a propagandare solo il marciume senza possibilità di redenzione delle stesse. Noi siamo con quelli che intendono distruggere la macchina del fango affinché non possa più nuocere a persone come Marco Vincenzi ma non solo; perché noi crediamo fortemente nella possibilità di un modo diverso di fare politica e di gestire il potere e la vicenda di Vincenzi non può che rafforzarci in questo nostro intendimento”. Molto clamore aveva destato, a Tivoli ma anche a Guidonia, la presenza del nome di Marco Vincenzi all’interno delle intercettazioni riferite a Mafia Capitale 2.

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