Guidonia/ Parla Simone Guglielmo, nuovo capogruppo del Pd: “L’amministrazione Rubeis subisce l’indirizzo dei soliti imprenditori”

In In Evidenza da Daniele Bongi Commenti

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Ha esordito come nuovo capogruppo del Pd di Guidonia nel giorno del Consiglio comunale dedicato ad “Arcionia” e agli altri provvedimenti urbanistici. Un battesimo di certo non agevole, che non ha però spaventato Simone Guglielmo. “E' un ruolo impegnativo, ma di prestigio”, spiega con serenità il giovane avvocato che, a soli 36 anni, può già contare esperienze politiche di rilievo come il ruolo di coordinatore dell'Area Centro Italia della Conferenza dei Consigli comunali in seno all'Anci e un posto nell'Assemblea Regionale del Partito democratico. Adesso è arrivato anche il passaggio di consegne con Domenico De Vincenzi e la guida del partito a Guidonia.

 

Come hai accolto questo importante incarico di capogruppo del Partito democratico di Guidonia?

Ringrazio il gruppo che, all'unanimità, ha accolto la proposta di Domenico De Vincenzi di nominarmi capogruppo. E' un ruolo molto impegnativo, ma di prestigio.

 

Cambierà ora qualcosa negli equilibri interni del partito?

La politica del Pd non cambierà, sarò io che cercherò di dare, ancora più di quanto fatto fino ad oggi, un contributo positivo al partito. Coinvolgerò, nelle importanti decisioni politiche, Provincia e Regione, creando un rapporto di supporto con le realtà sovracomunali.

All'interno del gruppo ci sarà il coinvolgimento di ogni consigliere, per le materie di competenza. Ognuno potrà e dovrà dare voce alle politiche del partito. Una politica all'insegna della moderazione e del rispetto. La posizione del Pd non è, e non sarà, quella di fare del puro ostruzionismo. Sulle scelte per la vivibilità della città ci saremo sempre, come abbiamo dimostrato con i fatti. La politica del confronto costruttivo sarà, a mio avviso, l'unica per fronteggiare questo momento di crisi. Bisognerà diffondere sicurezza e garantire solidarietà alla città.

 

L'amministrazione Rubeis, prima della pausa estiva, ha approvato pesanti provvedimenti urbanistici che porteranno cambiamenti significativi per Guidonia. Qual è la posizione del Pd al riguardo?

Rispetto alla politica dell'attuale maggioranza, ho già più volte sottolineato che non vedo provvedimenti per il rilancio e lo sviluppo delle politiche occupazionali, sociali e di sostenibilità del comune. Non riescono a programmare, si limitano a improvvisare e, spesso, a rincorrere e subire gli indirizzi di qualche solito imprenditore. Il tutto a discapito della piccola imprenditoria edile presente sul territorio che garantisce occupazione e movimenti di risorse.

Credere che approvando provvedimenti urbanistici si potrà darà una risposta positiva alla città è l'errore che l'attuale maggioranza di centrodestra sta compiendo. Al contrario bisognerebbe diffondere la cultura delle politiche occupazionali, attraverso la creazione di strutture logistiche a supporto di città storiche come quella di Roma e di Tivoli. E poi dare spazio alla realizzazione di infrastrutture a servizio dello svincolo autostradale, opera che se gestita nel miglior modo potrà proiettare Guidonia in un futuro importante. Infine c'è il discorso delle opere pubbliche di aggregazione, in grado di diffondere il senso di appartenenza al territorio.

 

Gli ultimi consigli comunali sembrano aver evidenziato una ritrovata compattezza della maggioranza. L'approvazione del Piano di Lottizzazione “Arcionia” ne è un esempio. Altrettanto non si può dire per l'opposizione che, viste le ultime votazioni, appare divisa in due. Da una parte Pd, Api e Idv, dall'altra La Destra e l'Udc pronte a sostenere il sindaco. Cosa ne pensi?

Sul Piano di Lottizzazione “Arcionia”, come Pd, siamo stati promotori di un ordine del giorno, respinto dal Pdl, dalla lista civica “Rubeis sindaco”, dall'Udc e da La Destra, in cui si chiedeva di trattare il provvedimento non come una mera presa d'atto di una sentenza del Consiglio di Stato, ma come una scelta politica dell'amministrazione e quindi come una variante al Piano Regolatore. Questo sarebbe stato l'unico modo per avere delle certezze e delle garanzie sulle modalità di realizzazione del nuovo quartiere che nascerà a ridosso di via Tiburtina.

Su “Arcionia” e sulle altre questioni urbanistiche sono certo che la maggioranza non si sarebbe riscoperta così compatta se non si fosse trovata di fronte alle pressioni e alle forzature del sindaco Rubeis, che ha dato priorità assoluta a questi provvedimenti. Sulle scelte dell'Udc e de La Destra non mi pronuncio, aspetto di leggere il loro contributo.

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