Pichini / Cinque giorni senza acqua: “disavventura” per 8 famiglie

In Ambiente & Territorio, Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Un calvario. Otto famiglie, via Raffaello Sanzio, Pichini. Cinque giorni senza acqua. Una disavventura che alcuni di loro raccontano in una lettera. Tutto parte il 22 giugno: dalle ore 13 dai rubinetti non usciva un filo d’acqua.

“Allarmatissimi, abbiamo cominciato a telefonare al numero verde per sapere che era successo. La risposta era sempre la stessa”. Ossia “Inoltriamo la sua segnalazione”. Le famiglie non si sono fermate. Prima la Polizia Municipale, poi il commissario prefettizio Alessandra Nigro. La segnalazione via mail e il primo riscontro.

“Sabato 24 giugno alle ore 21 si è presentato un tecnico di Acea. Controllo, foto e rapporto, con le rassicurazioni di un intervento di una squadra già il giorno dopo”. Domenica 25 giugno nessun intervento. “Siamo stati costretti a fare la spola alle fontanelle locali. Non poter fare la doccia nell’estate più calda degli ultimi anni, non poter attivare la lavatrice, non poter lavare in casa, e questo giorni. Abbiamo continuato a mandare segnalazioni al numero verde, la risposta era sempre la stessa”.

Gli uffici di Guidonia sono commerciali, e non si occupano di questioni tecniche. “Delusi, amareggiati, impotenti torniamo a casa: non sappiamo più a che santo ricorrere! Ma un santo viene in nostro aiuto: riusciamo a raggiungere l’ufficio centrale Acea di Piazzale Ostiense che ci manda una squadra di operai”.

Questo accade martedì 27 giugno alle ore 16 e 30. Gli operai arrivano e lavorano, i residenti insistono per far controllare la la saracinesca che collega la tubatura che proviene da Via Bernini alle otto case coinvolte in via Sanzio. Controllo che però non si può fare, gli operai non hanno il mandato per ispezionare quel pozzetto. La situazione si sbroglia con una nuova chiamata all’ufficio centrale e il controllo viene effettuato. Era come avevano detto i cittadini.

“La saracinesca del tubo che porta l’acqua alle nostre case era stata chiusa. Da chi? Perché? Per quale motivo a nessuno è venuta l’idea di controllare subito quella saracinesca?”. E mentre dopo l’intreccio burocratico l’acqua torna nelle case, i cittadini si fanno domande. Sull’organizzazione del lavoro delle squadre che intervengono sulle tubature idriche ma soprattutto su altro. “Perché le case di Pichini ancora non sono collegate alla nuova rete idrica terminata lo scorso novembre? Ci hanno detto che manca il collaudo e la pulitura della nuova condotta: l’intero quartiere è ancora collegato a una vecchia tubatura che per le dimensione dei tubi e le varie strozzature non permette un flusso regolare di acqua”.

Queste le domande e le riflessioni dei cittadini, per un’estate che si preannuncia rovente. Soprattutto dal punto di vista dell’acqua, perché la storia di Pichini è soltanto una goccia nel mare di tante grandi e piccoli disfunzioni.

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