Guidonia / Lieto fine per un Assiolo ritrovato a Montecelio

In Ambiente & Territorio, Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Lo ha trovato una persona a Montecelio. Un piccolo rapace notturno, che non poteva certamente restare in casa né essere abbandonato. Una breve ricerca su Internet ha portato il cittadino e l’uccello dall’associazione Fedra-Nucleo Tutela Ambiente, che si occupa anche di tutela degli animali.

L’esemplare è stato portato al Nucleo, accolto con emozione dal presidente Vanessa D’Alessandris, dal comandante Mauro Fattore e dagli altri volontari. Occhi vispi, vivacità e nessuna timidezza. un vero e proprio colpo di fulmine.

Dopo le prime cure e le prime coccole, l’uccello è stato portato al centro di recupero dei volatili di Roma della Lipu, che, appena preso in consegna ha fugato ogni dubbio sulla specie.

“Quando siamo arrivati negli uffici – racconta Fattore – ci hanno detto che il piccolo rapace è un assiolo”. Un uccello migratore, che viene in Italia per nidificare, e che fortunatamente è passato dalle buone mani del cittadino che lo ha ritrovato a quelle dell’associazione Fedra, che ha portato a termine una missione diversa dal solito e senza dubbio altrettanto importante.

Una celebrità. Un rapace famoso, questo è fuori di dubbio. “L’assiuolo” è il titolo di una poesia di Giovanni Pascoli, nella quale viene riportato a fine di ogni strofa e come verso a sé stante, il tipico richiamo Chiù. Per gli appassionati della Saga di Harry Potter, un assiolo è Leotordo, il “gufetto” di Ron Weasley.

Il parere dell’esperto. Abbiamo chiesto qualcosa in più sul rapace notturno a Francesco Cervoni, membro del gruppo dei Ragazzi dell’Inviolata, appassionato, specialista e studioso di uccelli e socio della Società Romana di Scienze Naturali. Cominciamo con il nome scientifico: Otus Scops. “È diventato una specie poco comune in Italia, come quasi tutti gli Strigiformi, tranne la civetta e il gufo. Si nutre di piccoli animali tra cui insetti come le cavallette. Vengono qui per riprodursi e abbandonano l’area in inverno: nidificano nei buchi dei tronchi”. Probabilmente quello di Montecelio è un esemplare giovane. A maggior ragione il suo ritrovamento va salutato con un grande sorriso. Per lui inizia ora una nuova vita, sotto le cure della Lipu, grazie al cittadino che lo ha raccolto e allo spirito d’iniziativa del Nucleo Tutela Ambiente.


 

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