Un missile lanciato. E non parliamo di guerra, o forse sì, ma di un altro tipo, quella che si combatte sulla strada. E’ di nuovo via Roma il teatro di uno spaventoso incidente, d’impatto scenografico questa volta e solo casualmente senza sangue. Una macchina che per tutta la mattina aveva imperversato a folle velocità in città, guidata da un uomo di origini sudamericane, termina la sua corsa davanti al dissasore di velocità posizionato nel tratto di strada davanti al bar Lanciani. L’automobile viaggiava in direzione stazione, e, a a velocità inaccettabile per un centro urbano, l’uomo si trova davanti il dosso: giusto il tempo di sterzare e la macchina si ribalta, schiantandosi e andando a finire, di taglio, sul muretto di una delle villette situate sulla via, di proprietà dell’Aeronautica. Muretto distrutto, ma non finisce qui: l’uomo, illeso, decide di riportare la macchina con le quattro ruote a terra, e nel farlo viene giù anche l’altra parte di muro. Aveva anche tentato di andare a casa: è stato fermato dalle forze dell’ordine sopraggiunte prontamente. Risultato? Traffico paralizzato, carro attrezzi e militari che hanno messo in sicurezza il perimetro dell’abitazione. Guidonia resta sede di circuito di Formula 1, ne abbiamo prove ogni giorno e ogni notte: stavolta niente vittime, ma la memoria non deve fare troppi sforzi per ricordare quanto successo solo pochi mesi fa. Il problema è che le ruote continuano a correre, e i dossi – tranne che in questo caso – e le pattuglie, e la segnaletica, a poco sembrano servire contro il sonno della ragione, che genera più di qualche mostro che guida sulle nostre strade incurante di chi attraversa. O, semplicemente, di chi combatte la sua quotidiana guerra contro la velocità e a favore del Codice della Strada. O, meglio, del buon senso e della convivenza civile.
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