Guidonia. L’IC Leonardo da Vinci e il progetto Comenius: uno scambio culturale basato sull’invito alla lettura

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Si sa che leggere apre la mente, i cuori, rende gli uomini liberi, liberi anche di fantasticare, di giungere in luoghi mai visti e descriverli dettagliatamente, come il grande Emilio Salgari. Ma nell’era moderna il viaggiare è diventato più semplice, il mondo è più piccolo rispetto a prima. Quindi luoghi remoti possono sembrare, o essere, luoghi quotidiani, visti e rivisti decine di volte. Ma, purtroppo, è venuto meno il gusto del leggere. È più facile aprire internet o qualche social network e trovare subito ciò che ci interessa, senza dare libero spazio alla mente creatrice. E per far non perdere questa abitudine alla lettura, la scuola di oggi, con i tablet e le lim in molte classi, si attiva in tutti i modi, cercando di far attrarre i ragazzi verso quel materiale cartaceo e non che apre le menti. Uno dei modi utile a far riscoprire la lettura è uno scambio culturale, tra scuole di regioni o stati diversi, che invitano i ragazzi a conoscere scrittori del posto, famosi o sconosciuti. Uno scambio culturale del genere, inserito nell’ambito di un progetto europeo COMENIUS, è stato realizzato dall’I.C. Leonardo da Vinci di Guidonia con la scuola Ginnasiale n° 7 di Botosani, in Romania. Questo progetto, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Carmen Melina Lanni e da una mediatrice culturale rumena, la sig.ra Ina Ghiuta Gianina, è diviso in tre momenti: scambi di ospitalità nelle cittadine interessate e produzione finale di elaborati vari. Una delegazione rumena, composta da 4 docenti e 20 alunni, è giunta in Italia nel mese di aprile. Oltre a visitare le bellezze territoriali circostanti, da Montecelio a Tivoli e a Roma, gli alunni hanno fatto conoscere il loro poeta più famoso: Mihai Eminescu. Autore tardo romantico, ha scritto molte poesie e diversi romanzi. Il contatto tra le parti si è basato sulla lettura degli argomenti trattati nelle due lingue, in modo da far apprendere alcuni termini basilari. I docenti rumeni hanno potuto apprezzare la disponibilità e cortesia, nonché la metodologia di insegnamento, della scuola ospitante. Cortesia ricambiata, con molto entusiasmo, dalla scuola n° 7 alla delegazione guidoniana che è giunta nella città di Botosani, alla fine del mese di maggio. Una delegazione composta dal dirigente scolastico, la mediatrice culturale, 20 alunni e 3 docenti, prof.sse Daga Alessandra, Cardoni Natalina ed il prof. Gerardo Caggiano. Tutti hanno potuto constatare ed apprezzare gli usi e costumi del luogo. Anche se la realtà di vita è diversa, hanno potuto verificare quanto siano importanti per loro i valori storici, il rispetto delle tradizioni, il culto della religione e lo studio di materie scientifiche. Come attività proposte, e come invito alla lettura, gli alunni di Guidonia hanno presentato diversi cavalli da battaglia della letteratura italiana: l’Eneide di Virgilio, con una piccola rappresentazione teatrale, Dante, Italo Calvino e il mitico Pinocchio di Collodi, libro conosciuto dai ragazzi rumeni. Oltre allo scambio culturale, i piccoli ragazzi italiani hanno potuto vedere le caratteristiche della campagna rumena, coi suoi villaggi e i mezzi di trasporto tipici, vistare il castello del mitico conte Dracula e gustare alcuni prodotti alimentari locali. Verificare con mano la tipologia d’insegnamento, basato molto sulle materie scientifiche, le eccellenze degli alunni coltivate con passione e dedizione, come la ginnastica artistica, la musica, il canto o la drammatizzazione. Inoltre hanno constatato anche la diversità nel rispettare la sicurezza sul posto di lavoro: mentre in Italia ci si attiene molto alle norme di sicurezza e di igiene, lì la sicurezza stessa lascia molto a desiderare. Devono ancora fare dei passi in avanti in merito.
Comunque, a parte queste diversità, che saranno compiti per le istituzioni locali ( casomai anche dietro questa breve segnalazione ), è stata un’esperienza, a detta dei docenti e del dirigente, veramente entusiasmante ed arricchente, da riproporre con successo negli anni futuri, anche in altre nazioni, con accorgimenti migliorativi.

Diceva il drammaturgo francese Francis de Croisset:

La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno.

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