Roma. Il consigliere Masini sugli arresti domiciliari di Samuele Piccolo

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Un altro fulmine si è abbattuto sul Campidoglio con gli arresti domiciliari di Samuele Piccolo, vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, il Consigliere del Popolo delle Libertà maggiormente votato e, ironia della sorte, ex delegato del Sindaco per la Sicurezza. Fra "Parentopoli", truffe, scandali e arresti, con Alemanno la nostra città è sempre più umiliata sulla questione morale. Spero che la magistratura faccia al più presto chiarezza su questa vicenda e che il sindaco, se ne è in grado, faccia pulizia per il bene di Roma e dei romani. Come denuncio da anni, il malaffare e il torbido intreccio tra affari e politica prende il via durante le campagne elettorali con i migliaia di manifesti, le cene pagate e l’idea di finanziarsi prendendo tanto da pochi e non poco da tanti. Come sapete, da sempre ho un’altra idea di politica, a partire proprio dalla campagna elettorale che è la cartina tornasole di ogni candidato. Mentre sulla questione etica imperversa l’accusa di finanziamento illecito e di associazione a delinquere al consigliere Piccolo, sul versante Acea abbiamo ottenuto la prima vittoria: il Consiglio di Stato ha sospeso l’approvazione della delibera sulla svendita dell’Acea per violazione dei diritti delle minoranze nell’iter d’aula. Un premio alla democrazia e alle dure battaglie dell’opposizione in quest’ultimo periodo. Un segno di cambiamento per il futuro come lo sono le importanti iniziative del 16 luglio con NICOLA ZINGARETTI a Piazza San Cosimato e del 17 luglio insieme a me e "I VOLTI DEL CAMBIAMENTO" di Roma.

 

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