Sicurezza, l’appello del sindaco Alemanno: “Il Comune non basta, intervenga lo Stato”

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Roma non e' affatto la citta' degli anni '20, ne' tanto meno quella degli anni '70 della Banda della Magliana, e non deve diventarlo. Roma e' una citta' che deve essere protetta e difesa. L'omicidio dell'altro giorno e' per noi un segnale inquietante, una spia di emergenza a cui bisogna dare un'immediata risposta. Si e' trattato di un reato spavaldo ed efferato nei confronti di una persona che era gia' stata gambizzata quattro mesi fa. E' un segnale molto inquietante". Lo dichiara il sindaco Gianni Alemanno a margine dell'accordo quadro tra Roma Capitale e Anthea per progetti nel campo delle cure palliative. "Ho scritto al ministro Maroni, ho chiesto un intervento dello Stato – continua Alemanno – Questo segnale, insieme a quello del bar sequestrato davanti a Palazzo Chigi, alla presidenza del Consiglio, ci indicano che deve essere fatta una diga molto forte rispetto al rischio di infiltrazione della criminalita' organizzata nella nostra citta'. Dobbamo fare una grande attivita' preventiva. Sono in attesa dell'appuntamento di Maroni, la mia segreteria sta sollecitando questo appuntamento, mi auguro che il ministro dell'Interno risponda immediatamente. La Capitale non deve essere invasa dalla ciminalita' organizzata, bisogna mobilitare lo Stato, non basta il Comune, non bastano i vigili, ma ci vuole lo Stato con tutta la sua forza e determinazione per difendere Roma da questo pericolo".


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