Guidonia / Sicurezza, i programmi dell’amministrazione: le parole del sindaco Barbet

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Non smette di far parlare di sé lo stupro di Via della Selciatella, il secondo in quella zona, dopo quello del 2009, che ha riportato di nuovo sotto i riflettori dell’opinione pubblica il problema della sicurezza in città, innegabilmente una questione da affrontare con attenzione.
Dopo le manifestazioni degli scorsi giorni, l’argomento è stato affrontato dal consiglio comunale cittadino riunito nel pomeriggio di mercoledì 30 maggio in una seduta tutta dedicata alla sicurezza e alla lotta alla violenza.
Numerosi gli interventi dei consiglieri presenti, senza dimenticare quello del sindaco Michel Barbet. Un discorso che ha raccontato anche alcune novità circa l’operato dell’amministrazione comunale sul tema della sicurezza.
“L’immane violenza ai danni di una donna nostra concittadina avvenuta solo una decina di giorni ha colpito al cuore tutti noi. Ho parlato con lei, con questa nostra sorella, questa nostra figlia, questa nostra madre che ha subito l’ingiuria di sentirsi una preda, di sentirsi sola, offesa e abbandonata dalla comunità. Le ho portato, non solo con le parole ma con tutta l’emozione e l’empatia della quale sono stato capace, la vicinanza di una città che vuole abbracciarla e proteggerla e le ho dato piena disponibilità ad esserle vicino e a darle aiuto in questo momento tremendo”.
Barbet ha annunciato la volontà dell’amministrazione comunale di costituirsi parte civile quando gli autori dello stupro saranno arrestati e processati. Quello della violenza sessuale non è certamente un fenomeno circoscritto alla sola Guidonia.
“Secondo i dati del Viminale, nei primi 7 mesi dello scorso anno in Italia sono state compiute oltre 2300 violenze, ben 11 al giorno, praticamente una ogni due ore. La maggior parte di questi crimini orrendi, avviene tra mura domestiche o sul posto di lavoro, e solo il 10% di esse viene denunciato”.
Un fenomeno da comprendere e affrontare, per sradicarlo e prevenirlo, non solo attraverso il fondamentale apporto delle forze dell’ordine.
“Sul presidio del territorio voglio informare il consiglio comunale che nelle scorse settimane ho firmato i patti per la Sicurezza Urbana con il Prefetto di Roma, un progetto che porterà per la prima volta nella nostra città un vero e proprio sistema integrato e diffuso di videosorveglianza territoriale che avrà la sua grande valenza sia nella prevenzione in moltissime tipologie di reato come la violenza, i furti, le rapine, l’abbandono di rifiuti o anche quelli contro il codice della strada, ma sarà anche efficace sulla prevenzione degli stessi”.
Un progetto già all’attenzione degli uffici comunali, all’opera per la redazione dei dettagli, per l’ottenimento dei relativi finanziamenti e per la mappatura delle zone più adatte per l’istallazione del sistema, operazione che si sta compiendo assieme alle forze dell’ordine presenti.
“Con l’assessore Elisa Strani siamo stati ospiti della Tenenza dei Carabinieri assieme a tutti i dirigenti scolastici per parlare di sicurezza nelle scuole, e si è indicato un percorso di sinergie da potenziare tra comune, Arma dei Carabinieri e istituti proprio per riuscire ad ottenere un controllo più puntuale sia dal punto di vista della prevenzione che nella tempestività dell’intervento”.
Novità anche per la storia relativa alla caserma della Guardia di Finanza, costruita da anni sulla Tiburtina, proprio di fronte all’entrata di Albuccione. “Siamo in dirittura d’arrivo per risolvere la vecchia vicenda relativa alla struttura, che sarà un presidio fondamentale di donne e uomini delle forze dell’ordine che giocherà un ruolo fondamentale per la nostra sicurezza che era bloccato da impedimenti urbanistici e viari che questa amministrazione ha affrontato e sta risolvendo in tutte le sedi opportune”.
Novità anche per la Polizia Locale, per la quale l’idea è l’istituzione di una pattuglia notturna che andrà ad affiancare e coadiuvare le altre forze dell’ordine. Capitolo finale è dedicato alla riapertura del centro antiviolenza, per il quale in questi giorni sono in programma incontri con la Regione relativi alla definizione del progetto che vede Guidonia destinataria di un finanziamento della Pisana.
L’ultimo passo Barbet lo dedica alle case rifugio, strutture che operatori sociali e sanitari operanti nella nostra città potranno utilizzare in tutti quei casi nei quali sia necessario allontanare una donna velocemente dal pericolo della violenza domestica.
Questi i progetti dell’amministrazione comunale da qui all’immediato futuro. Storie vecchie come quella della caserma della Finanza che vanno ad unirsi a quelle nuove – i Patti per la Sicurezza Urbana – legati dal ritorno del centro antiviolenza e dalle telecamere sul territorio. Ora tutti si aspettano il passo successivo: far diventare questi progetti realtà e non soltanto parole. Di queste, nei giorni successivi allo stupro, ne abbiamo ascoltate fin troppe, da tutti.

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