Monterotondo / Due arresti per tentato omicidio

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Sono due i giovani – un 20enne italiano e un 21enne albanese – destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo: per entrambi il reato è quello di tentato omicidio aggravato in concorso.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, ha preso il via dopo il ferimento di un giovane albanese – era la note del 31 maggio – in via Cilento a Monterotondo Scalo. Furono 6 colpi d’arma da fuoco ricevuti dalla vittima – in quel momento in compagnia del fratello – con una pallottola in particolare che ha colpito il ragazzo nella zona sovra pubica, causando una importante lesione al bacino.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare il movente dell’agguato nel mancato pagamento di un debito di droga, contratto dal coinquilino dei due fratelli albanesi. Nella circostanza, quest’ultimi, al fine di ottenere un “chiarimento” con gli spacciatori, dopo essere venuti a conoscenza che il loro amico aveva subito precedenti minacce ed aggressioni anche fisiche, avevano ottenuto un incontro risolutivo con quelli che poi avrebbero teso loro l’agguato.

Infatti, i due giovani arrestati, che sono risultati essere a capo di un pericoloso gruppo emergente locale, dedito allo spaccio di stupefacenti, già gravati da precedenti specifici, al fine di dimostrare la loro supremazia criminale, non hanno esitato, una volta giunti sul luogo dell’incontro, ad esplodere a breve distanza, all’indirizzo dei due ragazzi albanesi, ben sei colpi di pistola, per poi allontanarsi a bordo di un motociclo.

L’attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, coordinata dalla Procura di Tivoli, ha consentito di far luce in breve tempo su un grave episodio e, allo stesso tempo, di stroncare sul nascere un “gruppo” che viene definito dal Giudice per le Indagini Preliminari “in allarmante progressione criminale”.

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