Monti, musicista 29enne pestato a sangue Alemanno: “Parte civile contro aggressori”

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

Condividi

Sono stati arrestati due ragazzi romani di 21 anni accusati di aver aggredito, nella notte tra sabato e domenica, il musicista 29 enne Alberto Bonanni al quartiere Monti. Il giovane sarebbe stato colpito con calci e pugni nella zona tra via dei Serpenti, via Madonna ai Monti e via Leonina dopo aver suonato in un locale. Ora è all’ospedale San Giovanni nel reparto di rianimazione in gravissime condizioni. L’arresto è stato effettuato dalla polizia municipale del I gruppo dopo le indagini portate avanti anche con l’aiuto della Questura e degli agenti del commissariato Esquilino della polizia di Stato. Le forze dell’ordine per individuarli hanno usato anche alcune immagini che i due ragazzi avevano su Facebook. Questo, spiegano gli investigatori, avrebbe portato a identificarli con rapidità.  "Questo gravissimo atto di violenza deve trovare una risposta ferma da parte delle Istituzioni. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai familiari della vittima annuncio che l’amministrazione di Roma Capitale si costituirà parte civile contro gli aggressori che hanno ucciso Alberto Bonanni", dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Un ringraziamento agli uomini della polizia di Roma capitale e alla Questura, che hanno assicurato alla giustizia due degli aggressori e un pressante invito a tutti gli ordini inquirenti affinchè anche gli altri assassini vengano al più presto individuati ed arrestati", aggiunge. 
Polemica l'opposizione.  “La tragica notizia della morte del giovane musicista aggredito e pestato sabato notte nelle vie del rione Monti ci colpisce e ci addolora. E questa morte arriva come uno schiaffo ai patetici tentativi del sindaco Alemanno di nascondere a che punto sia giunta, a Roma, la situazione della sicurezza". dicono gli esponenti Pd Jean Leonard Touadi, Roberto Morassut, Walter Verini e Giovanna Melandri.  “Lui ancora stamane in una intervista si nasconde dietro fredde statistiche mentre la gravità degli episodi, l’emergere di delitti sempre più gratuiti e violenti, il clima sempre più aspro che si respira nella capitale ci dicono che la situazione della sicurezza è ormai fuori controllo – aggiungono – Alemanno dovrebbe almeno ammettere che è il tessuto civile della città che è messo in crisi".
“A questa lesione della convivenza occorre certo rispondere con una severa repressione dei reati, ma bisogna anche coinvolgere i cittadini, mobilitarne il senso civico e di appartenenza alla comunità. Ma Alemanno e la destra sanno solo agitare paure a fini elettorali: quando si tratta di affrontare i problemi dimostrano di non avere la capacità e neppure gli strumenti per farlo – concludono – Il dramma è che a pagare questa inettitudine sono i cittadini”.

Condividi