Sono 11 le persone arrestate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Tivoli arrestate nell’ambito di una operazione che ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Roma. L’accusa per le 3 donne e gli otto uomini fermati, tutti romeni, è grave e particolarmente odioso: le persone sono state infatti ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sulle strade della Capitale, riduzione in schiavitù ed alla tratta di giovani donne di nazionalità romena. Le ragazze venivano prese e reclutate nei loro Paesi, e avviate alla prostituzione con particolare violenza. Di fatto, erano proprietà dei loro aguzzini, che approfittavano di una situazione di inferiorità psichica e dell’estrema povertà delle famiglie d’origine: private della libertà personale, le ragazze subivano un grave e insuperabile stato di soggezione psicologica e di vera e propria coercizione fisica. Diffusa ma non per questo meno odiosa la “modalità” per attirare le donne in Italia: prima la promessa di un lavoro sicuro, poi si passava alla fase 2. Via i documenti, minacce di morte, la “vendita” ad altri connazionali, addirittura messe in palio come premio nei giochi d’azzardo. Una ragazza avrà per la vita il segno di questa terribile esperienza: circa 3 anni fa è stata “marchiata” a fuoco con l’iniziale del suo sfruttatore.
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