Guidonia, l’odissea di Emanuele Di Silvio: 4 ore all’Urbanistica per avere la copia di alcuni fascicoli

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Tempi duri per i consiglieri comunali. Anche loro sono sballottolati di qua e di là, soggetti alla burocrazia degli uffici. Potrebbe essere un lato positivo. Non lo è in questo caso, visto che per fare copia di alcuni fascicoli, un consigliere comunale di Guidonia ci ha messo 4 ore. E non sarebbe neanche un dramma, intendiamoci. Il punto è che in certi contesti – e gli uffici comunali ne fanno parte – un consigliere ha lo stesso status di un pubblico ufficiale. Suo diritto visionare atti e documenti, e visionarli in tempo brevi, per svolgere al meglio il proprio mandato. Tutto quello che abbiamo anticipato è accaduto nella mattina del 5 maggio ad Emanuele Di Silvio, capogruppo dell’IdV in consiglio comunale. Indovinate di quali uffici del comune parliamo? Facilmente immaginabile, vista la delicatezza e l'importanza del tema a Guidonia. Urbanistica. Inizia alle 10 e 30 l’odissea del consigliere, che si reca al primo piano del palazzo comunale per chiedere atti urbanistici inerenti una concessione edilizia.  Tutto bene fino alla visione. Il problema inizia quando il consigliere chiede la copia. E qui, il gelo. Le nuove norme introdotte all’urbanistica comunale – per quello che riguarda gli atti – prevedono per la visione la precedente comunicazione alla controparte. Potrebbe anche valere per i cittadini. Non può essere per i consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni. “Non ci viene dato modo – ha spiegato Di Silvio – di svolgere il nostro mandato, un mandato elettivo. Resta la mancanza di trasparenza in certi settori”. Come detto, Di Silvio ha iniziato così un via vai tra gli uffici e l’ufficio del Direttore Generale Rosa Mariani, che si è resa subito disponibile per risolvere l’equivoco. Si è parlato con i dipendenti, si è parlato con il dirigente del settore Umberto Ferrucci. Moduli compilati e protocollati, ma è servito a poco. Documenti che si possono vedere, ma per le copie non se ne parla. Dialoghi e telefonate, andate e ritorni. Tutto invano. Almeno fino alle 14 e 35, quando tutto si è risolto, Di Silvio ha parlato ancora Ferrucci e ricevuto il nullaosta è riuscito a prendere il tutto. Certi che la storia non si ripeterà – e ferma restando la buona fede dei dipendenti, che ovviamente devono eseguire ordini e procedure assegnate – resta una domanda piuttosto semplice ma decisamente importante. Di Silvio è un consigliere, naturalmente esperto della cosa pubblica e della burocrazia.  Ma se dovesse accadere una cosa simile ad un cittadino, quanto tempo impiegherebbe? Per Di Silvio 4 ore. Nei tempi della burocrazia, tanto per restare in tema Odissea, si potrebbe tranquillamente fare una tela come Penelope, e disfarla più volte. Senza timore di lasciare il lavoro a metà.

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