Tivoli Terme / Frigo Valley, Arienti (Ecodom): “La causa è la cattiva e illegale economia”

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Negli occhi di tutti le immagini desolanti della Frigo Valley. Simbolo di un dato all’attenzione degli esperti: sono numerosi i grandi elettrodomestici che “scampano” alla raccolta dei Raee, i rifiuti elettrici ed elettronici.

A parlare sono i dati: ogni due frigoriferi venduti, il sistema ufficiale ne raccoglie uno. C’è chi sta peggio: le lavatrici hanno un tasso di ritorno del 30%, dunque 7 su 10 non vengono smaltite in maniera corretta. Il punto – fonte Adnkronos – lo ha fatto Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, il Consorzio italiano per il recupero dei Raee.

Impossibile non fare riferimento al caso di Tivoli Terme, dove 500 frigoriferi sono abbandonati sul territorio. Non tutti però i Raee che sfuggono alla raccolta vanno a finire sui prati. “C’è l’export illegale e chi li smaltisce mischiandoli con altri tipi di rifiuti come le automobili. Di certo – spiega Ariente – prendono strade sbagliate che non tutelano in nessuno modo l’ambiente”.

Restano grandi le quantità di elettrodomestici che sfuggono al controllo di Ecodom. “Il decreto uno contro uno, introdotto nel 2010, non ha fatto aumentare la raccolta in modo significativo, questo perché la legge consente anche al negoziante di vendere i Raee legalmente ad impianti di trattamento”.

Qui sta il punto. Questi impianti di trattamento autorizzati acquistano regolarmente Raee dai negozianti. Perché non vengono dichiarati? “Risulta evidente che ci sia qualcosa che non vada, dal punto di vista ambientale o fiscale, anche perché sembra che non ci siano altri Raee oltre a quelli che i sistemi collettivi dichiarano di raccogliere”.

Pochi dubbi per Arienti sulla Frigo Valley, caso da ricondurre “alla cattiva e illegale economia: questi frigoriferi sono finiti nelle mani di qualcuno che ha strappato via il compressore, fatto di acciaio e rame, per poi rivenderlo sul mercato”.

Nessun lucro invece sul contributo ambientale, per Arienti ipotesi infondata. “L’ecocontributo viene fatturato e per questo si tratta un flusso tracciabile. Il rivenditore non può tenerselo in tasca. Il contributo viene calcolato in base alla quantità dei rifiuti che vengono raccolti: ad oggi, per i frigoriferi siamo a 6,2 euro più iva”.

 

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