Guidonia. Inchiesta rifiuti, Enrico Scattone si presenta dal Pm

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Un faccia a faccia arrivato su richiesta di uno dei destinatari degli avvisi di garanzia arrivati ad alcuni rappresentanti della prima giunta di Eligio Rubeis in merito all’indagine per abuso d’ufficio sull’affidamento “del servizio di carico, trasporto e smaltimento/recupero della frazione organica umida C.E.R. 200108 alla ditta Eco Consul srl”, questo l’oggetto della determina dirigenziale dell’Area VII, numero 32 del 20 aprile del 2012, dalla quale l’inchiesta della Procura della Repubblica di Tivoli è partita. Si è tenuto nella mattina di giovedì 7 aprile l’interrogatorio di Enrico Scattone, ex assessore all’Ambiente a Guidonia, in Procura con l’avvocato difensore Alberto Cuccuru davanti al sostituto procuratore Luigi Pacifici. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il legale di Scattone – con la richiesta di interrogatorio era quello di voler chiarire la posizione emersa dalle indagini”. Durante l’interrogatorio l’ex assessore ha spiegato la sua estraneità alle accuse arrivate dalla Procura, sotto l’incalzante susseguirsi di domande del Pubblico Ministero. “Abbiamo sottolineato un fatto: Guidonia è stato  – prosegue l’avvocato – uno dei primi comuni a dare il via alla raccolta differenziata, quindi occorreva procedere per dare la garanzia di un servizio alla cittadinanza”. L’attenzione della Procura è in particolare sul prezzo maggiorato del servizio – 143 euro a tonnellata oltre l’Iva, contro i 120 euro a tonnellata previsti nella gara europea (condizioni contrattuali stabilite sempre con determina dirigenziale 113 del 13/12/2011) per l’affidamento del servizio andata deserta, sempre nel 2012 – che a detta dei magistrati è stato assegnato in maniera diretta, con procedura negoziata ma senza pubblicazione di un bando di gara, dando così seguito all’offerta presentata dalla ditta in data 12 aprile 2012: questo è quello che in particolare è stato addebitato a Rubeis, Scattone e alla dirigente Recchia. “Il mio assistito ha solamente controllato, come impone il ruolo che ricopriva, che la spesa relativa fosse presente sul bilancio di previsione: non è stato lui  – chiude Cuccuru – a curare la scelta materiale della ditta contraente, l’ha appresa solo a cose fatte”. Oltre all’ex assessore all’Ambiente, gli avvisi di garanzia hanno raggiunto anche Andrea Di Palma (attualmente sindaco facente funzione), Marco Berlettano (ancora assessore), Massimo Casavecchia, Patrizia Salfa e Domenico Zulli. Rispetto alla giunta la Procura si sofferma sull’approvazione del centro di raccolta – delibera 221 del 26/09/202 – presentato dalla ditta, che ha portato, a detta del sostituto procuratore, all’autorizzazione a tempo indeterminato dell’affidamento diretto a Eco Consul, in assenza di gara pubblica e con l’impianto autorizzato, quello situato nella via per Sant’Angelo, che non era un centro comunale di raccolta ma un centro di gestione della tipologia di rifiuto in questione nella disponibilità della ditta. Il servizio risulta ancora oggi in attesa di bando, ed è svolto in regime di proroga dal 2012.

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