Guidonia. Consiglio comunale, approvate le nuove aliquote delle tasse: scende leggermente la Tari, invariato il resto

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Scendono leggermente le aliquote della Tari, restano più o meno uguali rispetto allo scorso anno le altre tasse, l’Imu e la Tasi (che i cittadini non pagheranno per i terreni agricoli, visto che la città rientra in quanto previsto in un decreto del 2011). Ci sono volute 5 ore al consiglio comunale di Guidonia per approvare 3 dei 7 punti in programma nella seduta che ha preso il via alle 9 di venerdì 22 aprile. Preliminari fiume, che hanno affrontato i temi di queste settimane, con l’opposizione che ha chiesto al centrodestra di sciogliere il consiglio comunale, con Venturiello che ha ribadito l’eccezionalità di una situazione “che ha modificato il modo di fare politica della città, un confronto ora fatto solo di esposti” e con Di Palma che chiede ai consiglieri “di non puntare solamente il dito: così non si va da nessuna parte”. All’esordio in consiglio comunale Maria Peluso, assessore alla Finanze solo da alcune settimane: è stata lei a introdurre il punto, quello relativo alla determinazione e alla approvazione delle aliquote e delle tariffe per l’applicazione della Iuc – l’Imposta unica comunale – e delle sue componenti TARI, TASI e IMU 2016, atto necessario e propedeutico al bilancio preventivo 2016 che appunto chiarisce il futuro tributario della città. Ed è proprio su questo punto che si genera una nuova frattura all’interno della maggioranza: all’annunciata astensione al voto del forzista Stefano Sassano si unisce quella dichiarata poco prima della votazione di Mario Valeri, al quale si aggiunge poi quella di Anna Maria Vallati. “Queste tariffe necessitavano di una riduzione sostanziale delle aliquote attraverso la lotta all’evasione contributiva”: così parlò Valeri, provocando una immediata richiesta di sospensione. Al rientro in aula nessun cambiamento, le astensioni di Vallati e Valeri certificano una ulteriore frattura all’interno del gruppo di Forza Italia e lasciano presagire grossi scontri in previsione dell’approvazione del bilancio. Approvato a maggioranza con l’astensione dell’opposizione il Pef dopo il sì all’unanimità per un atto di indirizzo del Pd, approvato con voto contrario dell’opposizione il punto sulla qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e a quelle terziarie, con la conseguente determinazione dei prezzi di cessione per l’anno 2016 – esposto dall’assessore Cacciotti, anche lui all’esordio in consiglio – l’assemblea si chiude per mancanza del numero legale. Votati solo i punti strettamente necessari al bilancio.

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