All’Altare della Patria si celebra il giorno della Liberazione. Al Pigneto compare una scritta che inneggia ad Auschwitz

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto ieri mattina una corona d'alloro al milite ignoto all'Altare della Patria in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. A partecipare alla cerimonia, tra gli altri, il presidente del Senato Renato Schifani i ministri Roberto Maroni e Ignazio La Russa, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Regione Renata Polverini, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Napolitano ha ricordato il valore delle celebrazioni del 25 aprile nel corso di quelle del 150esimo anniversario dell'unita' nazionale e ha detto: "Nonostante la distanza e la diversita' dei periodi e degli eventi storici, ritroviamo le forze migliori della nazione impegnate a perseguire gli stessi grandi obiettivi ideali: liberta', indipendenza, unita'". "E' nell'interesse comune che le esigenze della competizione in vista del voto non facciano prevalere una logica di acceso e cieco scontro; e' nell'interesse comune che dal richiamo di oggi, 25 aprile, agli anni della Resistenza, della ricostruzione democratica e di rilancio economico, sociale e civile dell'Italia, dal richiamo a quelle grandi prove di impegno collettivo, venga lo stimolo a tener fermo quel che ci unisce e deve unirci come italiani". Intanto stamattina u na scritta in inglese "Il lavoro rende liberi" (Work will make you free) è comparsa sul ponte pedonale tra via Casilina e via del Pigneto nel giorno dell'anniversario della liberazione dal nazi-fascismo. La frase, che riprende quella tristemente famosa dell'insegna all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, è stata realizzata nella stessa grafica di quella del lager con lettere in ferro battuto saldate al ponte. La scritta, che attraversava il ponte Casilino da una parte all'altra, era grande circa 4 metri e ogni lettera alta circa 30 centimetri. 

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