Tivoli. In aula per la prima volta: l’esordio del Consiglio Comunale dei Giovani

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Elena Giovannini

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L’aula consiliare del comune di Tivoli non è grandissima eppure quando ci entri per la prima volta una strana emozione te la da. Non bastano una camicia e una giacca a nasconderla quell’emozione, soprattutto quando hai ben chiaro in mente perché sei li, soprattutto quando hai 25 o 18 anni e ti sei sempre sentito generazionalmente lontano, se non addirittura estraneo, a ciò che succedeva qui dentro.  Sono entrati in aula un po’ alla volta i 18 ragazzi eletti per il Consiglio Comunale dei Giovani, il progetto proposto dall’assessore alle politiche giovanili Irene Marinucci che prende il via proprio dall’assemblea di marted’ 15 marzo. Il “Consiglio” avrà il compito per i futuri tre anni di proporre iniziative e progetti alla giunta comunale in materia di politiche giovanili. A comporlo dopo le elezioni sono 6 ragazzi candidati con la lista “Eccoci-Here we are”, 4 rappresentanti della lista civica Una nuova storia, 5 della lista Argo e 3 della lista giovanile di Forza Italia. La seduta è iniziata alle 15, con le parole del sindaco Giuseppe Proietti e dell’assessore Irene Marinucci. Il sindaco ha ricordato l’importanza della possibilità data ai giovani di rappresentarsi direttamente nel contesto politico locale e  ha concluso con l’augurio che tutti i neoeletti possano portare in aula “l’entusiasmo delle proprie idee con la consapevolezza della funzione di servizio che sono chiamati a svolgere”.

Subito dopo la parola è passata ai ragazzi attraverso le parole del Consigliere Anziano Alessio Aglione che ha dato il via alla presentazione delle liste e successivamente alle candidature per il ruolo di presidente del Consiglio dei Giovani. I candidati sono Di Luiso per Una nuova storia, Aglione per Eccoci,  Rodrigo per Argo e Ferrari e Mastrogiacomo per la lista dei giovani di Forza Italia, ma nessuno di loro ha raggiunto la maggioranza dei 2\3 dei voti espressi e la votazione dovrà essere ripetuta nella prossima seduta. A turno hanno parlato i rappresentanti delle varie liste e c’è stato chi citava Pasolini e Roosvelt, chi si diceva vicino ai valori di centro sinistra e chi invece si è detto contrario agli schieramenti ideologici, chi sollevava già questioni importanti come quelle del verde pubblico e delle politiche sociali del comune.

Ma per tutti quell’emozione che un po’ faceva tremare la voce non era altro che l’idea di sentirsi per la prima volta ascoltati, per la prima volta protagonisti, guardando in faccia i volti conosciuti di chi è cresciuto nelle tue stesse strade e pensando che qualcosa tutti insieme si può fare davvero per questa città, per viverla insieme come spazio di appartenenza e non solo di apparenza, per immaginarla come luogo in cui costruire il proprio futuro.

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