“Il frutto del lavoro e dell’impegno di tutto il territorio”: la presentazione del piano di assetto dei Lucretili

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi

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Riunire Parco e comunità locali. Su questo filo conduttore si è mosso l’intervento del Commissario dei Lucretili Marcello Vasselli, all’interno della presentazione dell’aggiornamento del piano di assetto dell’area protetta, che si è tenuta a Palombara sabato 27 febbraio. Un aggiornamento arrivato a 20 anni dalla realizzazione, e dopo 15 anni dall’approvazione, per un lavoro di rielaborazione partito nel 2012 che si è rivelatolungo e meticoloso, perché non volevamo sprecare la grande occasione che veniva offerta al Parco di riconciliarsi con questo territorio, con i suoi cittadini, con i suoi amministratori.  Dico riconciliarsi – spiega il commissario – perché non può essere taciuto o dimenticato che durante questi anni passati molte e numerose sono state le occasioni ed i motivi di tensione e le contrapposizioni fra le comunità locali ed il Parco, che troppo spesso è stato interpretato come un rigido controllore pronto a reprimere ogni attività”. Polemiche che fanno parte del passato, visto che molti addetti ai lavori hanno evidenziato l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra Parco e comunità locali, per un aggiornamento arrivato dopo 15 mesi di incontri, confronti, assemblee pubbliche e attività di ascolto. Un piano da far nascere sotto una buona stella, per riunire Parco ed enti locali, già unite dall’interesse della tutela e dello sviluppo del loro territorio. “Per fare questo abbiamo messo in atto tutti gli strumenti possibili, e oggi possiamo dire – va avanti Vasselli – che il risultato che ci proponevamo sopra ogni altro è stato raggiunto: il parco collabora con uno spirito nuovo e più costruttivo con gli enti e con le comunità locali”. Un aggiornamento frutto quindi del lavoro e dell’impegno di tutto il territorio nelle sue tante espressioni, per quello che vuole essere base per la ripartenza del Parco dei Monti Lucretili. “Grazie ad un’attenta pianificazione delle strategie e ad un’organica traduzione delle stesse – uno stralcio dell’intervento della direttrice del Parco, la dottoressa Laura Rinaldi – in proposte operative sostenibili finanziariamente, un parco come il nostro, con 18.000 ettari di territorio,costituito per lo più da aree a verde che fin qui hanno rappresentato un costo) può dunque concretamente intraprendere un percorso virtuoso di valorizzazione della sua gestione”. Ora la palla passa alla Regione – alla presentazione ha partecipato Buschini, assessore regionale all’Ambiente – alla quale sarà trasmesso il piano appena trascorsi i 60 giorni previsti e necessari alle osservazioni dei cittadini. L’auspicio espresso dall’assemblea, commissario in primis, è quello di vederlo operativo nel più breve tempo possibile.

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