Pegaso scende a Guidonia, nel centro cittadino. Numerosi occhi al cielo nella mattina di giovedì 12 marzo, quando l’elicottero giallo del 118 ha iniziato a volteggiare nel cielo, volando basso alla ricerca di un punto dove atterrare. Un intervento in una traversa nei pressi di via dell’Unione: un signore stava facendo dei lavori in casa, e con la sega si è procurato una ferita a tre dita di una mano. Pegaso si è reso necessario in quanto la microchirurgia è presente solo all’ospedale San Camillo: in questi casi si preferisce la velocità, visto che i tempi di soccorso sono molto stretti, e, soprattutto, con l’elicottero si evita il viaggio in ambulanza verso ospedali obiettivamente fuori mano, lasciando il territorio coperto e la macchina pronta a nuovi interventi. Al Policlinico sarebbe andata una ambulanza. Al San Camillo, dove il paziente può essere curato immediatamente e con maggiore tempestività, si predilige l’elicottero, quando i soccorsi non sono al centro di Roma o in zone limitrofe. Scelta saggia in questi casi, che viene effettuata solo per la salute del paziente ferito, e per essere pronti a soccorrere di nuovo.

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