Guidonia. Mattinata di caos all’IC Don Milani per la psicosi scabbia: la preoccupazione dei genitori, il racconto della Preside e la nota informativa della ASL RMG

In In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni, Scuola & Università da Yari Riccardi

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La notizia arriva nel pomeriggio di mercoledì 18 marzo, e sconvolge i genitori, che dalle 8 di mattina di giovedì hanno affollato il piazzale antistante l’IC Comprensivo Don Milani, a Guidonia, via Marco Aurelio. La notizia è un caso di scabbia che si è verificato in uno dei piccoli studenti delle elementari, e la giornata diventa immediatamente convulsa. La preside dell’istituto, la professoressa Giuseppina Guarnuto, è stata letteralmente presa d’assalto fin dal suo arrivo, molti genitori hanno deciso di prendere i figli e portarli via, momenti di tensione in cui si è paventato anche l’intervento dei Carabinieri, e molteplici voci (mai confermate), come spesso accade in questi casi, che parlavano di altri bambini affetti dal parassita (stavolta nell’asilo di via degli Spagnoli), che, leggiamo direttamente dalla nota ASL inviata alla scuola alle ore 13, “non è una malattia” ma una parassitosi della cute. Preoccupazione, quella dei genitori, assolutamente legittima, visto che comunque stiamo parlando di bambini. Dall’altra parte la scuola ovviamente non è stata con le mani in mano, anche con il supporto degli uffici della Pubblica Istruzione del Comune. “La mamma dell’alunno si è presentata in mattinata e mi ha portato il certificato, e non era tenuta a dircelo, in quanto in questi casi è il medico che deve dare comunicazione alla ASL”. A parlare è la Dirigente. Il medico ha fatto quello che doveva, e infatti la nota della ASL RMG è arrivata prontamente. “La triangolazione in questi casi è semplice: il medico di base comunica con la ASL, e la ASL comunica con la scuola. Finchè non c’è una diagnosi del medico io non posso fare nulla: anzi, si rischia anche una denuncia per procurato allarme”. L’iter è stato dunque avviato nel momento in cui la Guarnuto ha avuto il certificato medico portato dal genitore. E non c’è possibilità che l’istituto resti chiuso, lo dice chiaramente la nota ASL – “non è necessario chiudere la scuola” – e neanche l’eventualità di una disinfestazione, che non è prevista per questi casi in quanto “l’acaro è un parassita dell’uomo e sopravvive pochi giorni se non è a contatto con la pelle”, così si legge nell’informativa della ASL. “Faremo senza dubbio – chiude la preside – pulizie più approfondite, ma è necessario che a casa i genitori facciano la loro parte, lavando accuratamente giocattoli ed eventuali indumenti che sono rimasti a scuola e che saranno loro prontamente consegnati. Il contagio, comunque, avviene solo tramite contatto della pelle”. Di fuori, non si parla d’altro. Ma l’emergenza sembra risolta: e, in questi casi, occorre la risolutezza della scuola e l’attenzione da parte dei genitori. Importante anche la nota della ASL, che offre informazioni sulla scabbia e le operazioni di prevenzioni. Certo non stiamo parlando di una malattia eccessivamente grave: la scabbia, lo ricorda la ASL RMG nella sua nota, è “diffusa in tutti i livelli sociali e non è sinonimo di scarsa igiene”. Ma parliamo di bambini, e la prudenza non è mai troppa. Intanto le voci continuano e si rincorrono.

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