Guidonia. Il CRA: “Chi inquina paga: subito la bonifica dell’Inviolata”

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L’11 marzo, in seguito ad un esposto di associazioni locali, la Procura della Repubblica di Tivoli ha ordinato il sequestro del sesto ed ultimo invaso della discarica per rifiuti urbani dell’Inviolata di Guidonia. Questo importante atto, che segue gli arresti, avvenuti il 9 gennaio, della “cupola” di quello che è stato definito il “sistema Cerroni” (che ha condizionato la politica regionale dei rifiuti negli ultimi trent’anni), dimostra tutta la illegittimità che ha connotato la lunga vita della discarica guidoniana, voluta e difesa da molta parte politica locale.
Inoltre, la stessa area della discarica è stata oggetto di monitoraggio da parte dell’ARPA Lazio, che ha rilevato e continua a rilevare periodicamente una profonda contaminazione da metalli pesanti (Arsenico, Manganese, Ferro) e composti organici (Diclorobenzene e Dicloropropano soprattutto) nelle acque sottostanti e dal pericolosissimo Tallio nel terreno. Tale contaminazione non si ferma sotto la discarica, ha già superato i suoi confini, tant’è che gli esami dei piezometri nel Parco indicano anche li un importante inquinamento.Nonostante questo disastro ambientale, la Regione Lazio ed il Comune di Guidonia Montecelio hanno comunque dato il benestare per un altro megaimpianto (sempre di proprietà dell’arrestato per associazione a delinquere, Manlio Cerroni) per il trattamento dei rifiuti, sempre all’Inviolata, accanto all’inquinata e sequestrata discarica! Anche questo impianto, nato in modo palesemente illegittimo (assenza di parere paesaggistico, obbligatorio e vincolante nella procedura autorizzativa), va immediatamente fermato e sottoposto a sequestro! In concomitanza con la Conferenza dei Servizi convocata in seguito al grave inquinamento delle acque sottostanti la discarica, i cittadini dei territori circostanti l’area dell’Inviolata di Guidonia
scendono ancora una volta in piazza, esigendo la BONIFICA IMMEDIATA del sito contaminato, seguendo il principio di CHI INQUINA PAGA! Rigettiamo gli impianti inutili (perché il contributo che danno al recupero del materiale è marginale) e dannosi (perché producono le ecoballe destinate all’incenerimento) e rilanciamo la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (si paga in ragione di ciò che si produce)! L’Inviolata è un Parco archeologico e naturale: vogliamo l’apertura al pubblico!

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