Di Palma: “il vero dato del Pdl è l’affermazione di Pino Cangemi a Guidonia Montecelio”

In Politica, Primo Piano, Roma Est da Yari Riccardi

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andrea-dipalmaCacciamani e Bianco hanno aiutato il partito a radicarsi sul territorio 

Assessore Di Palma, come analizza il voto del Pdl emerso dalla consultazione regionale?

Non c’è dubbio che il Pdl a Guidonia Montecelio ha retto all’onda d’urto del grillismo e all’atteso – ma non pervenuto – risultato delle opposizioni (Pd, Udc, Api), segno che l’amministrazione Rubeis riscuote il consenso dei cittadini.

Quindi un buon risultato per tutti i consiglieri e assessori?

Assolutamente no. I dati regionali dimostrano chiaramente che i cittadini hanno premiato senza dubbio quei consiglieri comunali che hanno avuto in questi anni un rapporto diretto con i cittadini. E’ il caso di Cacciamani, Bianco, Marini e Cipriani, Tortora, Benetti. I risultati dei candidati regionali a Guidonia Montecelio parlano chiaro.

Per quanto riguarda invece le tanto citate “componenti” della maggioranza. Quale dato elettorale emerge?

Gentile Direttore, mi spoglio delle vesti da assessore e metto quelle di cittadino politico. Mi lasci dire che senza ombra di dubbio e timore d’esser smentito, Pino Cangemi ha ottenuto un grande risultato nella nostra Città grazie all’impegno, oltre che del sottoscritto, di Cacciamani, Bianco e Casavecchia. Un dato rilevante sia perché Cangemi era un candidato che, pur avendo fatto molto, era poco conosciuto nel nostro territorio fino a poche settimane fa, sia perché era inatteso il nostro risultato. Atteso, invece, il dato elettorale delle altre componenti che ha confermato quelle che potevano essere le aspettative dei vari gruppi. In generale, non c’è dubbio che queste consultazioni elettorali abbiamo registrato un calo generalizzato di consenso al Pdl, ma non solo a livello territoriale. Non credo che si potesse far di meglio. Tanto per essere chiaro, spero che il Sindaco faccia una profonda analisi e abbia il coraggio di promuovere chi è stato il frutto migliore della sua politica del fare, mi riferisco ad altri consiglieri oltre quelli già citati quali Venturiello, De Maio, ecc. Per essere ancora più preciso se a portare Cangemi avessero contribuito anche i tre consiglieri comunali con i quali ho condiviso un percorso oggi ci saremmo ritrovati con Cangemi a 777 preferenze ed Aurigemma a 710, non sarebbe cambiato nulla. Certo, il problema della politica non sono i decimali, ma le decine, le centinaia, le quali misurano il consenso. Lasciamo almeno questa opportunità ai cittadini di giudicare l’operato dei politici. Ma al di là di tutto, esistono le condizioni per rilanciare l’attività politico-programmatica sia del partito che dell’Amministrazione ma la sensazione che ho è che chi ha perso consensi stia pensando al suicidio collettivo, come spesso avviene a Guidonia.

Non mi ha detto nulla delle componenti. Rubeis ha una componente? Dicono che abbia portato Cangemi.

Il rapporto tra Cangemi e Rubeis è di profonda collaborazione nell’interesse della Città. Rubeis ha pubblicamente ribadito di non poterlo aiutare da un punto di vista elettorale perché il partito gli ha chiesto altre scelte (Aurigemma). Ma se poi l’interesse di alcune personalità locali è sminuire Di Palma ed i suoi amici e questo dovesse servire a Rubeis per una governabilità futura allora lo dico io Rubeis ha portato Cangemi. Continuiamo però a confondere la gente e a parlare in politichese, ci si allontana ancora di più dai cittadini. Le questioni sollevate dal giornaletto locale – organo di riferimento di Bertucci, Lippiello, Sassano, Massini, Tuzi, ecc – non fa che allontanare la gente. Non affascina nessuno discutere sui numeri. Forse sarebbe meglio che Rubeis faccia sentire la sua voce e ristabilisca quella primazia che i cittadini gli hanno attribuito. Rubeis è il Sindaco di Guidonia e verrà giudicato per quello che la sua Amministrazione ha fatto e non per quello che è successo in Regione o che succede a livello nazionale. Il mio giudizio su Rubeis Sindaco è per molti aspetti positivo, se non altro per quello che ha fatto nella cultura sino a dicembre 2012 e per quanto sta facendo ora all’Ambiente. Scherzi a parte, abbandoniamo i numeri e dedichiamoci alla città perchè i cittadini ci giudicheranno solo ed esclusivamente per questo. E Rubeis mi sembra che lo stia facendo.

Da quali tematiche si potrebbe ripartire?

Innanzitutto io ripartirei con un atteggiamento diverso, che credo abbia contraddistinto il mio modo di fare politica in questi anni, ovvero dall’ascolto della gente. Il fenomeno Grillo è una richiesta di aiuto e non un pericolo per la Politica. Credo che il Sindaco dovrebbe potenziare il suo contatto con il territorio, ascoltando le istanze dei cittadini soprattutto in tema di ambiente, e servizi sia culturali che sociali, al di là di qualsiasi strumentalizzazione politica. Le tematiche ambientali rivestono grande importanza per il nostro territorio che è vessato da troppi anni. Questo è il fronte sul quale mi sto impegnando fortemente da quando mi sono insediato – due mesi or sono – in Assessorato, come dimostrano i Regolamenti che sono già stati approvati dalla Commissione Ambiente: quello per la Tutela e la promozione del verde in città e quello per l’Igiene urbana veterinaria e sul benessere degli animali. Nei giorni scorsi ho trasmesso altri due Regolamenti alla Commissione: uno relativo alla Concessione di contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e l’altro concernente il Censimento e la manutenzione degli impianti termici e la prossima settimana invierò un’ulteriore regolamento riguardante la gestione dell’isola ecologica.
Affianco alle grandi questioni ambientali, questi ultimi sono certamente piccoli segnali che però ci permettono di migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini.

Tornando all’analisi del voto, come legge l’affermazione del M5S?

Sappiamo che il voto di protesta è fisiologico in ogni tornata elettorale. Negli anni è stato incarnato da diversi partiti. Mai aveva trovato un unico destinatario come questa volta. Credo che sia da considerarsi per quello che è e nulla di più, un voto di protesta. Io sono molto attento a questi fenomeni e cerco di comprenderne, con autocritica, le motivazioni. In questo contesto, nella nostra Città, nella consultazione regionale, il M5S ha confermato il dato nazionale. Per il bene della Città, mi auguro che adesso possa seguire una proposta costruttiva e non meramente critica e fine a se stessa. Nel movimento di protesta ci sono molte anime, tra le quali anche quella ambientalista. Mi auguro di trovare in queste associazioni delle proposte e non degli slogan fini a se stessi. Tanto per farle un esempio, ho letto con attenzione il comunicato diramato dai comitati sulla questione degli impianti a biomassa. Bene, premesso che trovo legittima la loro protesta, trovo fuori luogo il fatto che loro abbiano potuto affermare che sono stufi di subire Guidonia poiché è sede di discarica. Vede, e concludo, siamo noi cittadini di Guidonia ad essere stufi ed a subire la discarica, una discarica che serve a loro e sempre meno a noi. Si facciano sentire con i loro Sindaci i quali sono stati capaci di diffidare la nostra Amministrazione per gli impianti a biomassa, un atto che non ha nessun valore amministrativo, ma nel contempo ci costringono a subire i loro rifiuti. Si facciano sentire dai loro Sindaci e li obblighino, come la legge già prevede, alla raccolta differenziata. Siamo noi cittadini di Guidonia che subiamo loro con i loro rifiuti e non il contrario. Noi dal 2008 ad oggi abbiamo ridotto da 42.000 tonnellate a 13.000 tonnellate i rifiuti in discarica, loro hanno aumentato i loro conferimenti. Facciano meno chiacchiere e diffide.

 

Ha un sassolino da togliersi?

Assolutamente no, però vorrei simpaticamente ringraziare l’editore del “mio giornale di riferimento”. Sicuramente gli farà piacere essere stato appellato “pravda cerchista” conoscendo la sua opposta idea politica. E’ simpatico come i giornaletti locali si inspirino a questo giornale on-line per parlare di politica, dare giudizi, dire tutto ed il contrario di tutto, da una settimana all’altra. Mi viene da pensare che i consiglieri di riferimento del giornaletto abbiano trovato l’accordo sulla linea editoriale stabilendo che sarà dettata alternativamente una settimana da ciascuno. Questa è l’unica spiegazione che trovo perché un giorno possano scrivere bianco, un giorno nero ed oggi anche rosa, con nonchalance.

 

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