Contro nucleare e privatizzazione acqua. Corteo referendario sfila per strade Roma

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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"Due sì per l'acqua bene comune"e poi "Sì per Fermare il nucleare" e "Stop ai bombardamenti". Gli striscioni che aprono il corteo nazionale partito da piazza della Repubblica e diretto a San Giovanni sintetizzano i tre punti della mobilitazione che vede oggi a Roma comitati per l'acqua pubblica, anti-nuclearisti, partiti della sinistra, sindacati, ambientalisti sfilare a favore del referendum del 12 e 13 giugno prossimo ma anche contro il recente intervento armato in Libia. Comitati per l'acqua pubblica, centri sociali, sindacati di base, Cgil funzione pubblica, Emergency, partiti delle sinistra ma anche i Comuni contro la privatizzazione dell'acqua presenti con i loro gonfaloni in testa al corteo. Una presenza politicamente trasversale questa con sindaci di centrodestra e centrosinistra come quelli della provincia di Agrigento, dei paesi di Cammarata, Menfi e Burgio "fermamente contrari alla privatizzazione dell'acqua tanto che ci siamo opposti con i nostri cittadini davanti al Comune per impedire questa operazione – come ha spiegato Vito Ferrandelli, sindaco di Burgio – è per un discorso di civiltà e democrazia che oggi siamo in piazza mentre in parlamento centrodestra e centrosinistra tentano di affondare il referendum stralciandolo dalle amministrative di maggio". Giganteschi 'nasoni' di gommapiuma contrappuntano il corteo, un grande telo celeste sventolato a simboleggiare l'acqua, ora il corteo è arrivato a Santa Maria Maggiore. I manifestanti sono diverse migliaia.

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