Cadavere mutilato, l’autopsia: è una donna accoltellata e squartata con la sega elettrica

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Appartiene a una donna uccisa con una coltellata alla schiena e poi aperta, con una sega elettrica, lungo il torace, privata della testa e degli arti inferiori dall'altezza del pube e di alcuni organi interni, il corpo mutilato rinvenuto ieri a Roma poco prima delle 13 in un campo al lato di via di Porta Medaglia, a poche centinaia di metri dall'Ardeatina. Il tronco della donna è stato poi legato come un pacco, con un cavo dal collo alla parte inferiore. Sono gli elementi emersi dall'esame autoptico sui resti.Il fatto che il busto del cadavere sia stato legato con una corda, rafforza ancora di più l'ipotesi che il corpo sia stato abbandonato nel luogo dove è stato trovato dopo essere stato mutilato altrove.Dalle impronte digitali non è stato possibile dare un nome alla vittima visto che non risultano corrispondenze con quelle censite nelle banche dati dell'Afis. La zona dove giacevano i resti nei pressi del Divino Amore viene ora ispezionata nella speranza di potere ritrovare la testa e gli arti. Il pm Francesco Caporale contava sulla possibilità di identificare la vittima, rilevando dai polpastrelli rimasti intatti le impronte digitali. Ma come si è detto nessuna risposta è venuta dagli schedari delle forze dell'ordine. Secondo quanto ha stabilito il medico legale la morte è avvenuta dai due ai cinque giorni prima del ritrovamento del corpo rinvenuto proprio dove domenica 6 marzo si è disputata una maratona.Gli unici oggetti che sono stati trovati sul cadavere sono un anello d'acciaio al dito della mano destra e un accendino nella tasca del giubbotto nero che la donna indossava. Sotto la giacca la donna portava un maglione grigio.A scoprire il corpo ieri è stato un camionista che passando ha visto qualcosa tra l'erba ed è sceso a vedere di cosa si trattasse: è stato lui ad avvisare il 113. Le indagini sono condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Roma diretti da Vittorio Rizzi.

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