Guidonia, un monumento per ricordare i morti negli incidenti stradali. Cimiteri di asfalto troppo spesso dimenticati

In Ambiente & Territorio, Primo Piano, Roma Est, Spazio al Sociale da Yari Riccardi Commenti

Condividi

È stata casuale – il destino, e una tragedia, hanno voluto così – ma ha assunto un significato altamente simbolico la coincidenza dell’inaugurazione – domenica 27 marzo – del monumento alla vittime della strada con l’ultimo gravissimo incidente, accaduto nella notte di venerdì quando in via Pantano ha perso la vita un ragazzo 21enne di Palombara. Una morte assurda, l’ennesima, goccia in un mare che tutti i giorni è riempito dalle notizie di incidenti mortali. Una commemorazione attraverso un monumento, perché non si dimentichi chi non c’è più: l’iniziativa è dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – sezione di Guidonia – ed è rivolta anche alle famiglie di chi un giorno ha ricevuto una telefonata tremenda in cui la voce dall’altra parte raccontava di un incidente, e di un asfalto bagnato di sangue. Occorre ricordare, per fare in modo che tali eventi non accadano più: o che perlomeno, venga fatta giustizia, leggasi maggiore attenzione alle norme del Codice della Strada e sanzioni dure e certe per chi trasgredisce. Sono troppe le persone morte sulla strada, senza aver ricevuto le doverose attenzioni. Presenti il sindaco Eligio Rubeis, il presidente del consiglio comunale Stefano Sassano, il parroco della Chiesa del Sacro Cuore, Don Enea, naturalmente i rappresentanti dell’associazione, e alcuni cittadini. Il tutto su via Roma, poco prima della caserma dei Vigili Urbani. Durante la manifestazione è stato distribuito un interessante opuscolo sulle azioni da compiere dopo un incidente stradale (dalla parte del danneggiato): gesti semplici ma fondamentali, che possono davvero cambiare lo stato delle cose nel post-schianto. Per maggiori informazioni, il sito di riferimento è www.vittimestrada.org. E in chiusura, non possiamo fare altro che associarci ad uno slogan letto durante la commemorazione di domenica. “Basta fiori sull’asfalto”. E quelli che troviamo su via Pantano da venerdì sono solo gli ultimi di una serie purtroppo infinita.

 

    

    

    

 

 

 

 

 

 

Condividi