Fallisce la ditta di Felice Maniero: le sue casette dell’acqua erano a Guidonia e Fonte Nuova

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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Qualche mese fa era ritornato sulle prime pagine, grazie all’inchiesta di Report sulle casette dell’acqua a Fonte Nuova e Guidonia. Arriva ora la parola fine per la società di Felice Maniero: la sua ditta, la Anyaquae, è stata dichiarata fallita con sentenza del 17 febbraio. Un declino repentino, con le finanze che hanno iniziato a collassare proprio in coincidenza dell’inchiesta di Report, che aveva denunciato valori di arsenico oltre la norma proprio nella casetta di Fonte Nuova, con l’acqua che entra buona ma esce con valori al di sopra dei parametri consentiti, e neanche di poco: nessun comune ha più firmato, da quel momento, convenzioni con l’azienda di Maniero. Il fallimento della ditta tuttavia è legato ad altro: tutto parte dalla richiesta di una azienda che nel 2012 ha fornito i mobili per l’ufficio della ditta di Maniero. Una fattura di circa 30 mila euro, che non sarebbe mai stata pagata: il passo verso le vie legali da parte della falegnameria è stato immediato, con il Tribunale di Brescia che ha lasciato tre giorni di tempo per presentare bilanci, scritture contabili e fiscali obbligatorie ed elenco dei creditori. Parola fine dunque per l’avventura imprenditoriale di Maniero, protagonista a novembre di una puntata di Report che ha raccontato un’inchiesta partita a giugno. Immediatamente dopo la messa in onda il comune di Fonte Nuova fece effettuare alla Asl Rmg una ulteriore analisi dopo il trattamento effettuato dall’azienda dell’ex boss. “Dopo i trattamenti che l’impianto effettua, presentava effettivamente un valore di parametro dell’arsenico – così parlava Fiorella Fantini, Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl Rmg – superiore a quello che è previsto dai limiti della 31 che è la norma che regola la qualità dell’acqua destinata al consumo umano”. Capannina chiusa, immediatamente. Altro dato emerso dall’inchiesta: l’acqua non è stata mai analizzata per anni. Era la Asl che avrebbe dovuto effettuarle, solo che il titolare dell’azienda non ha mai comunicato l’installazione della capannina. Per la Asl non esisteva. E le analisi del comune di Fonte Nuova non hanno cercato l’arsenico, ma è stata solamente valutata la carica batterica dell’acqua, che entra nella casetta potabile, e dopo il trattamento di filtraggio schizza a 700 e 800. La storia arriva a Guidonia dove una casetta si trova dal 2011 proprio vicino il comune. Ma non basta, perché la ditta di Mori ottiene anche l’appalto per l’installazione di 35 erogatori nelle scuole. Stessa storia, praticamente: la capannina è stata per un anno con lo stesso filtro. Manutenzione pari a zero. Anche a Guidonia la Asl non era stata avvisata dalla ditta, né della casetta né degli erogatori nelle scuole, chiusi nel 2013 dal comune proprio per mancanza di manutenzione. Vicenda chiusa per i comuni. Da questa settimana la parola fine è arrivata anche per Anyaquae, la ditta di Felice Maniero, alias Luca Mori.

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