Guidonia. Si spegne anche il sorriso di Mauro: muore l’uomo investito su via Roma il 14 dicembre

In In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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Adesso passeggiano insieme da qualche altra parte, di certo in un posto dove alla vita umana non viene dato un valore così basso, dove se esci la domenica o qualsiasi altro giorno a casa ci ritorni, dove non ci sono macchine a falciarti mentre cammini insieme nella tua città, una volta ancora, l’ultima volta. Guidonia crolla ancora nella tristezza più nera dopo essersi aggrappata per due mesi alla speranza che almeno Mauro Sciarrini si salvasse. Niente di tutto questo, anche il cuore del papà di Rosy ha smesso di battere nella giornata di oggi, domenica, come quella maledetta di dicembre che ha sconvolto la vita di una intera famiglia, una mamma e un figlio e un fratello privati di un papà, di un marito e di una sorella. Una lenta agonia che è durata poco più di due mesi per Mauro, sopravvissuto alla figlia, morta due giorni dopo il tragico impatto con la Smart guidata da un ragazzo su via Roma, centro di Guidonia, nei pressi di un parco pubblico (lo ricordiamo solo per confermare le nostre parole iniziali: il valore basso dato alla vita, propria e a quella degli altri). Non ci sono molte altre parole da aggiungere su una storia crudele e terribile: una storia che ha distrutto una famiglia e che lascia basiti e senza fiato. Come se ti portassero via un pezzo di vita che conoscevi, una scena alla quale eri dolcemente abituato, senza neanche rendertene conto. Un colpo, e tolgono Mauro e Rosy dalla vita di quella Guidonia che tanto li ha amati in questi giorni, da dicembre fino ad oggi, giorni freddi come quella domenica di dicembre, freddi come questa domenica che si bagna delle lacrime di tante persone. Restano i ricordi, e quelli non li toglie nessuno, neanche un impatto fatale. Restano nella memoria le loro lunghe camminate insieme, insieme alla mamma che quella domenica li aspettava. Il sorriso sempre sul volto di lui, la timidezza innata e l’amore per la vita negli occhi della ragazza. Una dolcissima rappresentazione, insieme alla mamma, di quel concetto di famiglia unita, nei fatti prima che nelle parole. Hanno spento il sorriso di Mauro, hanno ucciso i sogni e le speranze dei 19 anni di una ragazza che, termine banale ma mai così azzeccato, aveva l’intera vita davanti. Se li saranno portati in quel posto, i sogni e il sorriso, che non sappiamo bene dove sta, e se davvero c’è, ma non resta che aggrapparci a questa speranza. Sarà un posto dove puoi camminare senza paura. Un posto dove a casa ci torni sempre. Un posto dove nessuna macchina ti frantuma il sorriso, ti spezza la vita e ti distrugge i sogni.

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http://www.romaest.org/news/01/2015/guidonia-velocita-massima-cronaca-di-una-notte-qualunque-su-via-roma/

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