Un mese senza contratti, le associazioni “chiudono” il museo La Soprintendenza aveva già ammonito: così non va

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Il Museo civico “Rodolfo Lanciani” di Montecelio da oggi è chiuso, causa mancato rinnovo delle convenzioni con le due associazioni incaricate di effettuare l’apertura e le visite guidate. Malgrado i contratti fossero già scaduti il 31 dicembre 2013, il dirigente dell’area Marco Simoncini e l’assessore con delega alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Gianni Tuzi non hanno ancora ritenuto di prorogare questo servizio fondamentale al corretto funzionamento del tanto agognato polo museale cittadino. Un ritardo così prolungato che ha portato gli operatori a sospendere il servizio in attesa di risposte dall’Amministrazione comunale sul rinnovo dei contratti. A rischio ora la permanenza a Montecelio del celebre gruppo scultoreo rappresentante la Triade Capitolina. Per continuare ad ospitarla criteri precisi di qualità del servizio erano stati richiesti dall’Ispettore di zona della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, Stefania Panella, nel corso di una riunione tenutasi in municipio venerdì scorso. L’intera collezione di reperti esposta al Rodolfo Lanciani, infatti, compresa la Triade non sono di proprietà del Comune, ma appunto della Soprintendenza, che ne dispone a seconda delle condizioni, anche sopravvenute, affinché il patrimonio archeologico abbia la migliore visibilità possibile. Da questo il timore che il disservizio possa influenzare le valutazioni sul destino della Triade, che, è stata chiara la Soprintendenza, non deve essere mai essere dato per scontato.

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